Lui è Fabio Milella, un cantautore “prestato” al mondo del giornalismo o viceversa.
Milella, infatti, a 20 anni ha intrapreso la carriera giornalistica non trascurando mai il cantautorato, sua grande passione da sempre. Ed è proprio per questa ragione che Milella ha deciso di incidere un secondo album di inediti dal titolo “In bilico sulle nostre emozioni” (il primo si chiama ElettrOttanta ed è uscito nel 2011).
Se con “ElettrOttanta” Milella ha rivisitato in chiave elettronica i grandi successi degli anni ’80, attraverso il nuovo progetto musicale si torna ai suoni più autentici. In controtendenza rispetto alle ultime uscite indipendenti, l’artista barese ha deciso di realizzare un album favorendo gli strumenti tradizionali, tra i quali anche l’oboe e il violoncello, senza dimenticarsi delle chitarre distorte per sonorità più rock.
Ecco la nostra intervista
Fabio, il tuo percorso nel mondo della musica è stato affiancato dalla tua carriera giornalistica. Dicci la verità, cosa preferisci?
– “La verità è che quando canto mi sento sempre a casa mia, nessun’altra cosa al mondo mi fa sentire così bene”.
La scrittura è sempre stato un tuo grande punto di forza. Da dove parte questa passione e come è proseguita nel tempo?
– “Non sono stato mai bravo a comunicare la parte più nascosta di me, sono molto socievole e sociale, ma probabilmente ho sempre creduto che per parlare con qualcuno di quello che hai dentro è una cosa molto delicata che non tutti possono capire. In questa logica l’assurdità è che lo scrivo in una canzone…”
Il tuo debutto ufficiale nel mondo della musica risale al 2011. All’epoca avevi 33 anni. Che ricordi hai e se potessi tornare indietro nel tempo dicci una cosa che rifaresti allo stesso modo e una che, invece, cambieresti radicalmente.
– “I ricordi sbiadiscono con il passare del tempo e si portano via le cose belle e quelle brutte, se potessi tornare indietro cambierei la mia maniera di pensare la musica, penserei più a farla per il piacere di comporre senza pensare a quello che poteva piacere agli altri, quello che faccio oggi”.
Tra i generi che preferisci possiamo citare, ad esempio, la musica elettronica. Facci immergere in quel bellissimo progetto denominato “ElettrOttanta” che ci ha colpito notevolmente.
– Elettr0ttanta è passato, ora penso a cantare la mia musica, che riserverà belle sorprese per il futuro”.
Nei giorni scorsi è uscito un album di inediti. S’intitola “In bilico sulle nostre emozioni”: 13 brani che percorrono temi sociali e non solo. Raccontaci questo straordinario viaggio?
“In bilico sulle nostre emozioni” è un progetto che ho condiviso con il maestro Tommaso De Vito Francesco, produttore artistico dell’album, nonché mio compagno di viaggio nel campo musicale. Insieme abbiamo composto e arrangiato l’album che vive di sonorità che sono un misto tra la musica pop e la musica classica. Abbiamo legato alle chitarre elettriche il meraviglioso suono del violoncello suonato egregiamente dalla maestra Paola De Candia, nonché dell’oboe e di tanti altri strumenti classici. Abbiamo lasciato spazio ai colori e alle dinamiche non comprimendo mai troppo i brani per non renderli privi di quella vita che gli da solo la dinamiche. In un mondo musicale pieno di gente improvvisata, il mio incontro con il maestro Tommaso De Vito Francesco (2 diplomi in oboe e contrabbasso) è un collaborazione della quale vado molto fiero”.
Quali sono i tuoi obiettivi futuri e i tuoi progetti?
– “Gli obbiettivi futuri riguardano i live e nuovi progetti molti interessanti che non svelerò”.
Continuerai a fare il giornalista o ci dobbiamo aspettare nuove sorprese?
– “Nessuna sorpresa, viva la nostra categoria!”.