Torna Brunori Sas e lo fa con un tour nei palazzetti il prossimo anno. Si parte a Marzo, prevendite attive da mercoledì 18 su ticketone.
L’attesa è finita anche per il palcoscenico: dopo il trionfale tour prima nei club e poi nei teatri che dal 2017 ha registrato solo sold out, Dario Brunori è pronto per Brunori SAS Tour 2020, in partenza da marzo nei palazzetti di tutta Italia, per incontrare nuovamente il pubblico con la sua poesia, la leggerezza, l’autorevolezza musicale e il senso dell’ironia che da sempre lo contraddistinguono.
I biglietti per le date del tour prodotto da Vivo Concerti, sono disponibili in pre-sale su Spotify da domani 17 settembre fino a mercoledì 18 settembre, in prevendita su www.ticketone.it dalle ore 11.00 del 18 settembre e in tutti i punti vendita autorizzati da sabato 21 settembre 2019.
La radio ufficiale di Brunori SAS Tour 2020 è RTL 102.5
Brunori SAS Tour 2020 – Le date
Martedì 3 marzo 2020 – Jesolo (VE) @ PalaInvent
Sabato 7 marzo 2020 – Torino @ Pala Alpitour
Venerdì 13 marzo 2020 – Assago (MI) @ Mediolanum Forum
Domenica 15 marzo 2020 – Casalecchio di Reno (BO) @ Unipol Arena
Sabato 21 marzo 20202 – Firenze @ Mandela Forum
Martedì 24 marzo 2020 – Ancona @ PalaPrometeo
Venerdì 27 marzo 2020 – Roma @ Palazzo Dello Sport
Sabato 28 marzo 2020 – Napoli @ PalaPartenope
Venerdì 3 aprile 2020 – Bari @ PalaFlorio
Domenica 5 aprile 2020 – Reggio Calabria @ PalaCalafiore
Intanto ecco il nuovo singolo “Al Di Là Dell’Amore” (Island Records), su tutte le piattaforme digitali da giovedì 19 e in radio da venerdì 20 settembre. A quasi tre anni dall’uscita di A casa tutto bene, l’album certificato platino che ha conquistato pubblico e critica, Dario Brunori torna sulla scena prossimamente con un nuovo album e ora con una canzone universale, con un suono granitico e potente, senza rinunciare alla forza delle sue parole che tanto raccontano della sua anima introspettiva, diretta e sincera.
Al di là dell’amore è un canto etico e poetico a tre voci che, partendo da una riflessione sociale, si interroga sulla sempiterna contesa fra ciò che pensiamo sia Bene e ciò che pensiamo sia Male.
La stessa struttura del testo è costruita come alternarsi di stati d’animo in attrito, seppur armoniosi. Il primo canto, quello delle strofe, è un disincanto, un ribollire di sarcasmo spazientito, amarezza e rimpianto.
Un’invettiva d’impulso contro quella parte di umanità che sembra aver perso per strada i suoi connotati fondamentali. Il secondo, quello dei ritornelli, è la voce di una saggezza antica che invita alla riflessione, al prendere distanza senza distacco, a guardare le cose da una prospettiva più ampia, panoramica, un invito a lavorare anzitutto su se stessi piuttosto che limitarsi a scagliare ogni volta la prima pietra.
L’esortazione finale “difendimi al di là dell’amore” si libra sopra i versi precedenti come una specie di preghiera laica. Il tentativo di sintetizzare in quattro parole un’etica intuitiva appannaggio di tutti, che prescinda dai torti e dalle ragioni, dalle ideologie, dai singoli punti di vista. Un comandamento d’amore espresso al di là dell’amore stesso.