MILANO – Sandokan, cult teatrale tratto da Le tigri di Mompracem di Salgari, torna finalmente a Milano il 27 e il 28 giugno, a Teatro I, all’interno del format La CittàBalena, il teatro che ingloba la città. Il luogo in cui si svolge l’azione è una cucina: attorno a un tavolo si raccolgono i quattro personaggi, appartenenti alla compagnia pisana ‘I Sacchi di Sabbia’, che, indossato il grembiule, iniziano a vivere le intricate gesta del pirata malese. Perno dell’ azione è l’ortaggio, in tutte le sue declinazioni: carote-soldatini, sedani-foresta, pomodori rosso sangue, patate-bombe, prezzemolo ornamentale. E poi cucchiai di legno come spade, grattugie come cannoni, una bacinella piena d’acqua per il mare del Borneo, scottex per cannocchiali, e ancora sacchetti di carta, coltellini, tritatutto… Il racconto si affaccia alla mente degli spettatori, per poi esplodere con una frenesia folle che contagia. La cucina è casa di Sandokan, nave dei pirati, villa di Lord Guillonk, foresta malese, spiaggia di Mompracem. Fedele all’ideale di un ironico esotismo quotidiano (Salgari non si avventurò mai oltre l’Adriatico) lo spettacolo, attraverso la rifunzionalizzazione di semplici oggetti d’uso, è un elogio all’immaginazione, che rischia di naufragare nel blob superficiale dei nostri tempi e al tempo stesso una satira di costume. Piccoli uomini (noi) e i loro grandi sogni si scontrano in un gioco scenico buffo ed elementare. Chi avrà la meglio?.