“Anima digitale” è il nuovo album di Akes disponibile da martedì 1 febbraio in tutte le piattaforme distribuito da Artist First.
“Anima digitale” è un concept album che conclude un ciclo di singoli e videoclip inaugurato lo scorso anno, dove l’artista ha anticipato al pubblico una serie di tematiche e sonorità, che ora nel disco si completano e acquistano un significato compiuto.
I suoni di questo disco orchestrati da numerosi produttori (Dr. Wesh, Vince Lion, Cirielli, Ancora by 94hermanos, Erika Greys & Mario Bross Team, Fabiano Rivolta) sono il risultato di una complessa fusione di generi. Le linee vocali affondano le radici nel passato rap di Akes, ma da quello stile urban si è evoluto mescolando liriche cantate con barre rappate. Una forte componente electro pervade tutte le 14 tracce con la presenza costante di distorsioni nu metal, tastiere dream pop e beat che sfiorano la techno-house; casse dritte dai BPM incalzanti si alternano con electro ballad sognatrici, mentre beat glitchati scorrono tra synth digitali e filtri vocali avveniristici. Se dovessimo sintetizzare in un solo termine la definizione musicale in cui l’artista si rispecchia, la risposta -senza dubbio- è l’hyperpop.
Se le sonorità sono un punto distintivo di questo lavoro, anche i contenuti sono frutto della ricerca e della visione controcorrente che Akes porta avanti ormai da molti anni. Tematiche rivolte al ruolo dell’uomo nella società contemporanea, sentimenti avversi al mondo globalizzato sono i concetti che prevalgono nei testi. Una tensione emotiva unita a un rifiuto verso il potere che rende schiava l’umanità, spingono Akes a dipingere scenari apocalittici e distopici. Un rifugio mentale messo in atto per alienarsi dalla realtà che lo circonda con la consapevolezza che la via da seguire, almeno per lui, sia solo in questa futuribile esistenza parallela. Sci-fi è il genere che meglio rappresenta queste emozioni cibernetiche, che prendono ispirazione dal cinema e dalla letteratura di fantascienza.
L’estetica dell’artista attraverso l’abbigliamento, i videoclip, la grafica, richiama questo suo mondo digitale e tecnologico. Dal look con chiari rimandi alla saga cinematografica Matrix alla scelta delle suggestive location per i videoclip, dagli artwork delle copertine alla scelta dei font utilizzati per i social.
L’album è accompagnato dal doppio videoclip “Anima Digitale” e “2077”. Il primo con la regia di Daniele Iannini è un vero e proprio tributo al primo film della saga Matrix. Akes impersona il protagonista Neo/Keanu Reeves, nella scena dove, nudo è immerso nel liquido dell’incubatrice, con il corpo collegato ai tubi dai quali poi si staccherà. Il secondo firmato dal regista Vladimir Scavuzzo è stato girato a Torino nello scenario urbano del quartiere Lingotto, riporta Akes negli sfondi distopici che hanno sempre caratterizzato i suoi videoclip. Un outfit futuristico accompagna il playback del protagonista tra interni minimali ed esterne in notturna.
I suoni di questo disco orchestrati da numerosi produttori (Dr. Wesh, Vince Lion, Cirielli, Ancora by 94hermanos, Erika Greys & Mario Bross Team, Fabiano Rivolta) sono il risultato di una complessa fusione di generi. Le linee vocali affondano le radici nel passato rap di Akes, ma da quello stile urban si è evoluto mescolando liriche cantate con barre rappate. Una forte componente electro pervade tutte le 14 tracce con la presenza costante di distorsioni nu metal, tastiere dream pop e beat che sfiorano la techno-house; casse dritte dai BPM incalzanti si alternano con electro ballad sognatrici, mentre beat glitchati scorrono tra synth digitali e filtri vocali avveniristici. Se dovessimo sintetizzare in un solo termine la definizione musicale in cui l’artista si rispecchia, la risposta -senza dubbio- è l’hyperpop.
Se le sonorità sono un punto distintivo di questo lavoro, anche i contenuti sono frutto della ricerca e della visione controcorrente che Akes porta avanti ormai da molti anni. Tematiche rivolte al ruolo dell’uomo nella società contemporanea, sentimenti avversi al mondo globalizzato sono i concetti che prevalgono nei testi. Una tensione emotiva unita a un rifiuto verso il potere che rende schiava l’umanità, spingono Akes a dipingere scenari apocalittici e distopici. Un rifugio mentale messo in atto per alienarsi dalla realtà che lo circonda con la consapevolezza che la via da seguire, almeno per lui, sia solo in questa futuribile esistenza parallela. Sci-fi è il genere che meglio rappresenta queste emozioni cibernetiche, che prendono ispirazione dal cinema e dalla letteratura di fantascienza.
L’estetica dell’artista attraverso l’abbigliamento, i videoclip, la grafica, richiama questo suo mondo digitale e tecnologico. Dal look con chiari rimandi alla saga cinematografica Matrix alla scelta delle suggestive location per i videoclip, dagli artwork delle copertine alla scelta dei font utilizzati per i social.
L’album è accompagnato dal doppio videoclip “Anima Digitale” e “2077”. Il primo con la regia di Daniele Iannini è un vero e proprio tributo al primo film della saga Matrix. Akes impersona il protagonista Neo/Keanu Reeves, nella scena dove, nudo è immerso nel liquido dell’incubatrice, con il corpo collegato ai tubi dai quali poi si staccherà. Il secondo firmato dal regista Vladimir Scavuzzo è stato girato a Torino nello scenario urbano del quartiere Lingotto, riporta Akes negli sfondi distopici che hanno sempre caratterizzato i suoi videoclip. Un outfit futuristico accompagna il playback del protagonista tra interni minimali ed esterne in notturna.
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