‘Himalaya’ è il titolo del tuo nuovo brano: rappresenta una vetta inarrivabile oppure un’ambizione a cui sempre tendere?
‘E’ una metafora bellissima quella della vetta, ho immaginato più o meno la stessa cosa, perché spesso vediamo le cose che sogniamo o idealizziamo sempre molto lontano, quasi irraggiungibili quindi combacia con l’idea dell’Himalaya come se fosse una roba che preferiamo non avere vicino ma immaginarla sempre molto lontano’.
Sei stato al Festival di Sanremo nel 2020: hai intenzione di ritornare a partecipare alla rassegna?
‘Assolutamente si, è la manifestazione che da sempre ha caratterizzato la musica italiana ed è stato bellissimo aver fatto parte, seppur in piccola parte a tutto ciò’.
Se potessi scegliere, con quale artista del passato faresti un feauturing?
‘Sarebbe bellissimo poter bere un calice di vino con Lucio Dalla e osservare la società come faceva lui e magari da li cominciare a buttare giù qualche idea per un pezzo nuovo’.
Hai in cantiere un lavoro discografico più ampio?
‘Mi piacerebbe molto portare le canzoni su cui sto lavorando da mesi alla luce e da lì chissà organizzare anche dei piccoli live per far arrivare a più persone possibili il progetto’.