Renato Zero in un’intervista ha raccontato un aneddoto sui pregiudizi raccapriccianti nei confronti di Mia Martini
Una voce straordinaria, un talento raro, un carisma potente. Eppure Mia Martini è stata risucchiata in un vortice spaventoso di un’ignoranza banale e raggelante che, incredibilmente, ha attraversato i corridoi e i dietro le quinte dei teatri e dei palcoscenici televisivi più prestigiosi d’Italia.
Parliamo di artisti, produttori, musicisti, cantanti – insomma, abitanti di quel mondo magico fatto di luccichii e fama, di poesia e intrattenimento – che, agli occhi della cantante calabrese, senza un motivo reale, si sarebbe trasformato in un vero inferno.
Per fortuna, non era completamente sola. Mia Martini, nella sua breve vita, ebbe anche persone di grande spessore, sia intellettuale che umano, e tra queste c’era Renato Zero, il quale in un certo senso una volta la protesse da tutta questa assurdità, molto più in stile medievale che dei nostri tempi.
Renato Zero ha firmato una carta per far salire Mia Martini sul palco
Renato Zero è stato ospite del podcast di Gianluca Gazzoli, dove ha raccontato cosa è successo nel 1989 al Festival di Sanremo quando Mimì (Mia Martini, n.d.r.) partecipò alla kermesse musicale con il brano “Almeno tu nell’Universo“. Un capolavoro che conquistò il Premio della Critica e un grande plauso da parte del pubblico, e che, nonostante ciò, si classificò solo in 9ª posizione.
La canzone, oggi un classico della musica italiana, è diventata iconica, soprattutto alla luce del tragico destino che colpì Mia Martini, trovata morta il 12 maggio 1995 nella sua casa a Cardano al Campo, nel Varesotto. Ancora oggi è uno shock che fa riflettere su come assurde leggende possano distruggere la vita delle persone.
La “maledizione” di Mia Martini: questa fu la voce che si diffuse nel mondo della musica, diventando sempre più potente. Persone forse troppo superstiziose, o forse con interessi personali, alimentarono questa credenza, per quanto sia incredibile crederci.
Mia Martini cominciò a essere additata come una persona che portava sfortuna. La prova di queste dicerie si ritrova in un racconto di Renato Zero, che per proteggerla, quell’anno a Sanremo, decise di accompagnarla e starle vicino.
“Quando lei è andata a Sanremo, io ho tentato di andare direttamente alla fonte con il brano ‘Almeno tu nell’Universo’. Esordisce il celebre cantante, che aggiunge: ‘Qualcuno mi disse: “Peccato che è Mia Martini”. […] Qualcuno mi ha pure detto: “Se firmi questa carta, che tu vieni le sere di Sanremo insieme a lei…”, aggiungendo “così, se dovesse crollare giù il teatro, stai pure tu lì”. E io ho firmato la carta, che purtroppo non ho più con me. Ma so io cosa ho firmato, per far salire Mimì su quel palcoscenico’.” Ha concluso spiegando che si prese una sorta di responsabilità, firmando quella carta, per proteggerla e farla esibire.