Classica, folk, elettrica, jazz, multicorde. Acustica, resofonica, manouche: a Casertavecchia Fausto Mesolella le avrebbe voluto proprio tutte. E insieme. E così la 45esima edizione di “Settembre al Borgo”, nell’essere un omaggio al chitarrista casertano scomparso il 30 marzo, le riunirà in un inno ad uno strumento antico, che ha reso celebri compositori e virtuosi. “Proprio a Casimiro Lieto – racconta Alfonso Tramontano, amico inseparabile di Mesolella ed una delle anime della Rassegna – io e Fausto raccontammo l’idea di fare di Caserta un laboratorio permanente di chitarre provenienti da tutto il mondo, con una accademia e tanti work shop, coinvolgendo giovani e non sono in quello che per tutti noi sarebbe stato l’avverarsi di un sogno. Il Festival di quest’anno fa onore a quel pensiero di Fausto e comincia finalmente a dare vita a quel progetto. Molti hanno aderito, ricordando in lacrime il nostro grande concittadino e rifiutando persino il cachet. Sarà celebrato in modo degno il più grande musicista contemporaneo che Caserta abbia mai avuto. Fausto non morirà mai”.
Tante chitarre, allora. E così, come Mesolella imbracciava la sua ‘Insanguinata’, raccontando storie e regalando emozioni, a Settembre al Borgo talentuosi chitarristi si alterneranno a colonne portanti della tradizione a sei corde, trasformando il Borgo medievale in una vera e propria “Repubblica delle Chitarre”. Sei momenti speciali, distribuiti tra il 3 e il 5 settembre, che svilupperanno due diversi concept: gli “Incontri al tramonto” nel Giardino della Cattedrale, dove ascoltare nuovi e vecchi maestri del blues alternati a grandi chitarre del mondo, e “Tra le corde della musica” all’interno della Cattedrale, per gli amanti della “classica” e per gli scout del “talento”.
Alle 19.00 di domenica 3 settembre la chitarra portoghese di Marco Poeta aprirà gli incontri in Giardino: trenta minuti di armonie ed accordi, per poi cedere il posto al blues di Luca Mantovanelli. “E’ un enorme piacere essere a Casertavecchia – rivela il maestro del Fado – Ho l’opportunità di far conoscere un tipo di musica non molto nota e di ricordare un grande amico. Di Fausto conservo le risate in macchina al ritorno da un nostro tour in Portogallo nel 2004 – continua Poeta – e la gara di rime, che facevamo anche in piena notte. Uno cominciava con una frase, l’altro rispondeva a tono: eravamo capaci di andare avanti per ore”. Sempre il 3 settembre, alle 20.00, all’interno della splendida chiesa del 1100, Antonio De Innocentis, la sua chitarra classica e la voce della figlia Fiammetta incroceranno i suoni funambolici di Finaz, all’anagrafe Alessandro Finazzo, chitarrista, co-fondatore e co-autore della Bandabardò, molto amico di Mesolella. Un ritorno a Casertavecchia per lui, dopo una notte da brivido che lo vide qualche anno fa, insieme con Alex Britti e proprio Mesolella, in una memorabile serata di musica ed improvvisazioni d’artista.
Stessa formula lunedì 4 settembre: nel Giardino della Cattedrale alle 19.00 ad anticipare il ‘blues jazz’ di Lello Panico, altro virtuoso chitarrista particolarmente legato a Mesolella, è atteso Daniele Bonaviri con la sua chitarra flamenca: chitarra, che s’imbatterà nelle percussioni di Gabriele Gagliarini. Per lui l’incontro con Mesolella è stato più recente, ma molto intenso: “Ci siamo conosciuti suonando nel corso di una puntata di Roxy Bar, che Red Ronnie aveva costruito come un omaggio a Domenico Modugno. Io accompagnavo Beppe Fiorello – ricorda Bonaviri – Fausto era lì con la sua pedaliera a suonare con tutti. Come se ci conoscessimo da una vita”. A seguire, alle 20.00 e sempre nella Cattedrale di Casertavecchia, Armando Corsi porterà sul palco tutta la sua storia musicale, che affonda le radici nella considerevole scuola genovese, mentre Michele Ascolese, una vita da chitarrista a livelli sempre altissimi e al fianco di veri e propri ‘mostri sacri’ della musica, gli ‘risponderà’ da par suo accompagnato da Massimo Alviti: ‘un incontro nell’incontro’ tra musicisti di diversa esperienza e formazione.
Martedì 5 settembre, a sugellare la “tre giorni” della Repubblica delle Chitarre sarà la volta di Alessandro Chimienti, che delizierà il pubblico col suono del suo ronroco, un cordofono originario delle Ande boliviane: Chimienti, che nel 2013 prese parte al tour “Corde” di Alessandro Mannarino, concerto per sole chitarre proprio al fianco di Fausto Mesolella e di Tony Canto. “Sono legato particolarmente a quel concerto – ricorda oggi Chimienti, in attesa di esibirsi a Caserta – credo sia stato il più emozionante di tutti. Suonare con maestri della chitarra le canzoni di Mannarino, arrangiare e confrontarsi con loro per me è stata una grande lezione di musica e di vita”. Dopo di lui il Giardino della Cattedrale risuonerà delle note del jazz elegante e prezioso di Pietro Condorelli, per l’occasione sul palco con il Vito Di Modugno Trio e le sue inconfondibili atmosfere Hammond. Neanche il tempo di una pausa e in Cattedrale, alle 20.00, ci si calerà nella tradizione più autentica della napoletanità con Corrado Sfogli, storico chitarrista della Nuova Compagnia di Canto Popolare. Ultimo, ma solo per ordine di uscita, rappresentante della ‘Repubblica delle Chitarre’ sarà Andrea Castelfranato, uno dei più promettenti talenti della chitarra acustica italiana, che piaceva molto a Mesolella, tanto da sceglierlo – nell’estate del 2010 – per aprire a Caserta un suo concerto. Un viaggio attraverso le influenze assimilate in vent’anni di tour in Europa. “Ci sarà spazio per diversi generi e stili, dal flamenco al brasiliano e dal blues alle melodie dolci della New age con brani inediti e popolari con una veste più moderna – racconta Castelfranato – Il primo che eseguirò sarà un omaggio a Fausto, perché appena lo scrissi glielo feci ascoltare e lui ne rimase molto colpito. Un giorno ebbi da un suo amico l’indirizzo di casa e gli inviai il dvd di un mio concerto. Pensai ‘Figurati se mi risponde’. Poi, una sera d’agosto il cellulare squillò: ‘Ciao, Andrea… Sono Fausto… Mesolella’. La prima cosa che dissi fu ‘Non è vero’. Lui si mise a ridere e da lì cominciammo a parlare, anzi, parlò solo lui”.
Per tutte e tre le serate in programma nella Cattedrale a fare da raccordo tra i vari momenti in cartellone ci saranno i casertanissimi artisti della Compagnia della Città-Fabbrica Wojtyla, che fonderanno teatro e musica in un unicum, che si preannuncia evidentemente suggestivo.
In entrambe le location (Cattedrale e Giardino) saranno previsti posti a sedere.
L’ingresso, come tutti gli eventi di Settembre al Borgo 45, sarà gratuito.