Modern Art Tour, Nina Zilli in concerto al Viper di Firenze

Le nuvole di fumo sono lontane, il sole – l’amato sole giamaicano – splende e “tutto suona più forte di prima”. Nina Zilli è tornata, con un album, “Modern Art”, che irradia dal suo centro canzoni che sono come petali da sfogliare, e un tour che venerdì 3 novembre ferma al Viper Theatre di Firenze (ore 21,30 – ingresso dalle ore 20,30 – biglietti 25 euro – prevendite nei punti www.boxofficetoscana.it/punti-vendita e online su www.ticketone.it – info tel. 055.218647 – 055 0195912 – www.lndf.it – www.viperclub.eu).

Sarà l’occasione per ripercorrere con l’artista i suoi successi più amati e per presentare al pubblico i brani del nuovo lavoro. Nina Zilli sarà accompagnata sul palco da una band di cinque elementi e un dj: Riccardo “Jeeba” Gibertini (tromba, trombone, synth, programmazione), Heggy Vezzano (chitarra), Fabio Visocchi (tastiere), Andrea Torresani (basso), Nico Roccamo(batteria), Tribuzio Enzo “Zak” (Dj).

Canzone dopo canzone la scaletta si colorerà anche grazie ai cambi d’abito dell’artista, con le creazioni di Vivienne Westwood, dall’alta moda allo street wear, per adattarsi alla sonorità dei brani, un mix potente di suoni metropolitani e caraibici.

“Il live per me è fondamentale e non potrei vivere senza – spiega la cantante – i dischi si fanno per essere portati in giro e per essere condivisi con le persone. Per questo album ci sarà uno spettacolo ad hoc, con un dj, un po’ alla ‘vecchia maniera’, attivo sulla scena”.

Realizzato tra Milano e la Giamaica, “Modern Art” è un album che la cantautrice ama definire urbano/tropicale. Le influenze si sentono eccome: ci sono tanta energia e positività, il reggae, il rap e ci sono le sonorità urban che ben si amalgamano con la sua voce potente.

11 canzoni inedite scritte da Nina Zilli in collaborazione con giovani autori, e prodotto da Michele Canova. A far da prologo è stato brano “Mi hai fatto fare tardi”, tra le colonne sonore della scorsa estate, mentre è di questi giorni l’uscita del nuovo singolo “Domani arriverà”.

Quarto disco dell’artista (autrice, interprete, musicista, conduttrice televisiva e radiofonica), “Modern Art” rappresenta un nuovo step nella sua straordinaria evoluzione artistica: mai uguale a se stessa, Nina sorprende ogni volta nella scrittura e nella ricerca musicale, sempre votate alla qualità.

Un album che può permettersi di viaggiare in avanti o indietro nel tempo. Ed assaporare il dna dolcemente reggae soul di “1 x un attimo”, “Ti amo mi uccidi” e “Mi hai fatto fare tardi”, quello più ritmato di “Butta giù”, “Domani arriverà”, le suggestioni pop di “Notte di luglio”, le delicate ballad uptempo come “Sei nell’aria”, le strutture di moderno gospel di “Come un miracolo” e “IGPF”, canzoni melodiche e suggestive come “Il punto in cui tornare”, forse insieme a “Per un niente”, l’unico punto di rimando alla tradizione delle grandi interpreti italiane anni ’50 e ’60, oltre naturalmente alla conclusiva cover di “Il mio posto qual è”.

Il fil-rouge è l’amore, un amore che è condivisione universale, contro ogni sentimento di paura.