“Apprendiamo con stupore e disappunto dell’annunciato esposto del Codacons presso le procure di Lucca e Milano per denunciare presunte irregolarità sulla vendita dei biglietti per il concerto dei Rolling Stones a Lucca del 23 Settembre”. Lo afferma Mimmo D’Alessandro della D’Alessandro e Galli, la società che organizzata la data dei Rolling Stones a Lucca, che “si riserva di approntare tutte le idonee azioni a tutela della sua immagine”.
“Siamo indignati – aggiunge D’Alesssandro – nel vedere un’associazione come il Codacons, che in teoria dovrebbe tutelare l’interesse dei consumatori, affrontare una questione seria come quella del secondary ticketing con tale leggerezza, non basandosi su una conoscenza reale dei fatti ma solo cavalcando un’onda emotiva di indignazione generalizzata che spesso identifica gli organizzatori e TicketOne come artefici di questo vergognoso meccanismo. La realtà dei fatti è un’altra: sia noi che Ticketone siamo vittime di questo sistema e abbiamo cercato anche in questa occasione di adottare tutte le precauzioni possibili per arginare questo fenomeno”.
“I biglietti per il concerto dei Rolling Stones – prosegue D’Alessandro – sono stati tutti messi in vendita attraverso il circuito TicketOne, ad eccezione di un numero limitato di biglietti che potevano essere acquistati attraverso il box office di Lucca, per dare l’opportunità ai lucchesi di poter assistere ad uno spettacolo irripetibile e quale ringraziamento per l’accoglienza del Summer Festival, arrivato, quest’anno, alla sua ventesima edizione”.
“Nessun biglietto – sottolinea ancora il manager – è stato fornito direttamente da D’Alessandro e Galli ad alcun soggetto coinvolto nella pratica di secondary ticketing e saremo ben lieti, se convocati, di recarci presso la Procura della Repubblica per dare tutte le spiegazioni e dimostrare l’assoluta trasparenza e regolarità della vendita”.
Secondo D’Alessandro, dunque, “il Codacons ha gratuitamente e senza alcun elemento insinuato che i biglietti per il concerto dei Rolling Stones sarebbero stati messi in vendita favorendo il Secondary Market, ovvero i bagarini gettando fango gratuito su una società come D’Alessandro e Galli che, come dimostrano anche le dichiarazioni di pochi giorni fa del Direttore Generale della Siae Gaetano Blandini, ‘da oltre 30 anni sono tra i più seri organizzatori di eventi live, stimati e noti anche a livello internazionale. Da sempre rispettosi dei diritti del pubblico, degli autori, degli artisti e delle regole’…”.
“Affrontare una questione così delicata con questa leggerezza potrà valere al Codacons qualche titolo di giornale ma non aiuterà a risolvere un problema che grava su quei consumatori che dovrebbero tutelare”, conclude Mimmo D’Alessandro.