Giovani promesse: Nicola Masella racconta il suo “Tempo”

In una stanza all’ultimo piano di una casa si possono mettere tante cose: vecchi libri, vecchi vestiti, vecchie scarpe. Ma in una stanza all’ultimo piano di una casa possono anche accadere cose: i sogni, ad esempio. Bastano parole, una chitarra e «il mare che avanza» per far sì che la magia accada.

E’ la storia di Nicola Masella, ventidue anni e un talento: quello per il canto. Nicola vive nel piccolo borgo di Casertavecchia, non molto distante da Caserta.

Studente di Ingegneria, ama le parole oltre ai numeri. Infatti, nella stanza all’ultimo piano della casa in cui vive, scrive le sue canzoni: «Da qui posso vedere un panorama che si estende fino al mare – spiega a We Music – Forse è proprio da lì che arrivano le mie canzoni; da lì e da qualche emozione che mi ha cambiato la vita. Nelle mie canzoni ci sono io, chi è con me e chi non c’è più per un motivo o per un altro».

Nicola ha sedici anni quando inizia a studiare canto, venti quando si dedica alla chitarra con la promessa di imparare a suonare quanti più strumenti possibili.

Ma la passione per la musica la porta dentro fin da bambino grazie al papà che gli cantava le canzoni del nonno. A We Music racconta di un bambino in prima linea ai microfoni delle recite scolastiche. Il palcoscenico non gli ha mai messo imbarazzo, nemmeno crescendo. E questo gli ha fatto guadagnare l’identità de “Il cantante” dagli amici del quartiere.

Con gli anni il palcoscenico si è spostato nei locali di città, nelle strade e nelle piazze, talvolta prestando la propria voce agli innamorati per vere e proprie dichiarazioni d’amore.

Nicola non ha mai dimenticato la sua prima volta e ogni locale, ogni strada e ogni piazza ne conosce l’emozione. Lo scorso gennaio è arrivato il suo “Tempo”, il primo inedito disponibile su Youtube e in tutti i digital stores.

L’intervista: Nicola Masella si racconta a We Music

Se dovessi scegliere una sola parola per dire cosa significa per te la musica, quale sceglieresti e perché?

Ossigeno! Chi potrebbe vivere senza musica? I bambini fin da piccoli sorridono nell’ascoltare una melodia, viviamo in mezzo alla musica, siamo musica e non ce ne accorgiamo: anche la voce di una mamma può essere musica, anche il rumore di un clacson. Non riesco a pensare di svegliarmi e non poter ascoltare musica, di stare con gli amici e non sentirla uscire dalle porte di un locale o dalle casse di uno stereo. E non potrei mai immaginare di non poter più cantare perché è l’unica cosa che mi fa essere me stesso, l’unico momento in cui so chi sono e cosa voglio essere, l’unica sensazione che sento sotto la pelle.

“Tempo” è il tuo primo inedito pubblicato sulla piattaforma Youtube a gennaio 2019. Ci racconti le emozioni da prima volta in una vera e propria sala di registrazione?

“Tempo” è il mio primo inedito ma spero che ce ne saranno tanti altri! Per registrare  sono andato a Torino e per arrivarci ho dovuto prendere l’aereo: io non avevo mai preso un areo in vita mia! Quindi l’ansia è partita con me da Napoli fino allo studio di registrazione. Registrare la mia canzone è stata una sensazione che non è facile spiegare, era tutto molto strano: da una parte c’era il timore di far ascoltare il mio inedito, dall’altra la paura di cose nuove. Infatti mi si seccava la gola continuamente. Poi ci ho preso mano, è cominciato ad essere divertente… vedevo la mia canzone prendere sempre più forma.

Quanto della tua storia di vita c’è in “Tempo”?

In “Tempo” c’è il coraggio, quello che ho avuto nel non mollare quando tutto mi si rivoltava contro. C’è la paura: di sbagliare, di poter fallire e non essere all’altezza. C’è la delusione e le lezioni di vita, ci sono persone perse e quelle ritrovate. C’è però anche la consapevolezza che il tempo cambia le cose: a volte le migliora, altre no ma sicuramente le cambia. In “Tempo” c’è la mia evoluzione e forse soluzione.

Scorrendo il tuo profilo Instagram si trovano diverse tue interpretazioni delle canzoni di Niccolò Moriconi in arte Ultimo, fenomeno del momento e classe ’96 proprio come te! Che effetto ti fa pensare alla strada del successo come un qualcosa di difficile ma non impossibile a soli 23 anni?

A me Ultimo piace.. il suo modo di scrivere ed interpretare! Penso però che ognuno abbia la propria strada da percorrere e che non ci sia un’età giusta per poter iniziare la scalata per il successo. Probabilmente l’importante è crederci, non arrendersi perché di porte sbarrate ce ne sono state e ce ne saranno sempre tante.

Scrivere canzoni, cantare, tutto ciò che ha a che fare con talento e arte richiede tanta sensibilità e profondità come hai dimostrato di avere nel tuo “Tempo”. Ti senti distante dai ragazzi della tua età?

Ma chi io?! (ride ndr) A parte gli scherzi, non mi sento diverso: forse con interessi più singolari, una sensibilità maggiore, o forse più coraggioso nell’aprirmi con gli altri, il che può essere un’arma a doppio taglio! Non lo so, sta di fatto che sono così e a dirla tutta mi sta bene.

Nicola Masella tra 5 anni… chi sarà diventato?

Nicola Masella tra 5 anni? “Lo scopriremo solo vivendo”.