Continuano gli appuntamenti in cartellone della stagione 2016/17 al Teatro Vascello in Via Carini a Monteverde. Dal 26 al 28 maggio è previsto lo spettacolo di danza ‘Saremo bellissimi e giovanissimi sempre’. Si tratta di un lavoro scritto, diretto ed intrerpretato da Marco Chenevier. La produzione è di : TIDA – Theatre Danse con il sostegno del MIBACT – Ministero dei beni e delle attivita culturali e dell’Assessorato Istruzione e Cultura della Regione Valle d’Aosta. Il performer, ingabbiato nel compito di dover realizzare uno spettacolo su Meister Eckhart, si rende conto della difcoltà dell’operazione quando oramai è stato accettato l’incarico. La ricerca dell’interiorità secondo il mistico domenicano del XIV secolo Meister Eckhart, deve essere perseguita nella dissoluzione dell’egoità cercando la solitudine interiore, distaccandosi dalla volontà dalla memoria, dai sensi e dal giudizio. Dapprima adottando un atteggiamento intellettuale e analitico, il performer riprende i fondamenti della mistica di Eckhart tentando innumerevoli volte di tradurne almeno uno in uno spettacolo di danza. Ma nell’autocensura dei tentativi l’analisi si perde nella vana ricerca di un’idea drammaturgica che sembra continuamente fallire. Il malessere e le rifessioni vengono così condivisi con il pubblico in modo leggero e divertente in una parziale frattura del codice. Il ragionamento, esausto, porta il performer a chiedersi infne se non fosse sbagliato il processo in sé. La chiave di volta potrebbe essere quella di domandarsi quale sia il senso di un lavoro su Eckhart oggi, e se l’accusa di eresia che egli subì sette secoli fa non palesi un confitto atavico tra potere ed interiorità . La costruzione scenica rivela la scrittura della drammaturgia stessa, la quale diventa il flo conduttore che lega i quadri, le coreografe e le scene. La vita del mistico e la sua ricerca del distacco si intrecciano con una rifessione sul ruolo dell’arte contemporanea nella società odierna, incentrata su modelli esteriori volti alla propaganda del consumismo. Forse Eckhart, anche oggi, verrebbe tacciato di eresia non più dalla Chiesa, bensì dal Mercato.