Un tuffo nel verde di Pianezze di Vialfrè, una delle aree naturalistiche più suggestive del nostro Paese, un anfiteatro naturale scavato dal ghiaccio e circondato dalle colline, tra gli alberi di un bosco grande più di 100.000 mq.
In Piemonte, nelle valli del Canavese, dopo l’enorme successo dello scorso anno, torna dal 19 al 22 luglio Apolide Festival: 72 ore di evasione, lontani dallo stress e dai ritmi frenetici della quotidianità all’insegna della buona musica e non solo.
Performance, installazioni luminose, arte, letteratura, sport, enogastronomia, campeggio e relax, immersi nella natura a 30’ minuti da Torino e 50’ da Milano: questo e tanto altro è Apolide Festival, che dal 2017 è entrato a far parte di Italian Quality Music Festival insieme a Siren Festival, Ypsigrock Festival, Miami Festival, Home Festival, Design Week Festival, Spring Attitude, rOBOT Festival e molti altri (www.italianmusicfestivals.com) e dal 2018 di ETEP, lo European Talent Exchange Program insieme ai più grandi festival del mondo (www.etep.nl).
Più che un festival una vera community che seguendo la linea tracciata da altri importanti eventi europei, uno su tutti il Green Man Festival in Regno Unito, coinvolge un pubblico eterogeneo, di tutte le età e diverse nazionalità, attirato da un contesto naturalistico eccezionale e da scelte artistiche che guardano al presente e al futuro, rimanendo in linea ai trend musicali del momento senza tralasciare il passato.
Saranno anche quest’anno tre i palchi su cui si alterneranno oltre 50 artisti provenienti da tutto il mondo: il MAIN STAGE, il BOOBS STAGE, un’area raccolta dedicata a chi ama concerti acustici, spettacoli teatrali, incontri e reading, e il SOUNDWOOD STAGE, per gli amanti dell’elettronica e della sperimentazione sonora.
IL SIGNIFICATO DI APOLIDE
Apolide significa senza cittadinanza, senza casa. Il festival nasce 15 anni fa grazie all’associazione To Locals, nel piccolissimo paese di Alpette (To), con il nome di Alpette Rock Free Festival: una manifestazione seguitissima, un appuntamento cult dell’estate piemontese da cui sono passate le migliori rock band del panorama italiano. Nel 2014, a un mese dal suo inizio e senza preavviso, l’associazione è stata costretta dalle autorità locali a spostare l’evento nel comune di Vialfrè. Da allora il festival diventa Apolide, cresce di anno in anno, si apre a una line-up internazionale e ospita, tra gli altri, nomi del calibro di Public Service Broadcasting (UK), Hercules & Love Affair (USA), Jain (FR), Tiggs Da Author (UK), XIXA (USA) e Warhaus (BE).
I PRIMI NOMI DELLA LINE-UP 2018
Un festival “apolide” non poteva non avere nella sua line-up la songwriter anglo-tedesca ma cresciuta in Canada Alice Merton, che canta la bellezza del non avere radici. Nuova stella del pop internazionale, con il suo singolo “No roots” ha conquistato l’airplay e la vetta delle classifiche di tutto il mondo (prima donna in classifica su Billboard USA dal 2014 dopo “Royals” di Lorde). Dopo le partecipazioni al “Tonight Show” di Jimmy Fallon, al ”The One Show” della BBC e a Che Tempo Che Fa di Fabio Fazio, arriverà ad Apolide con la sua contagiosa energia.
È una vita nomade anche quella dell’istrionico polistrumentista afro-belga Témé Tan, “il nuovo Stromae” come molti lo hanno definito, che nella sua vita ha viaggiato a lungo per Andalusia, il Giappone, il Guatemala, senza mai dimenticare le sue origini congolesi.
Sul palco di Apolide presenterà il suo album d’esordio omonimo, osannato dalla critica internazionale: Congo, Giappone, Brasile, Guinea e altri orizzonti si fondono nella sua musica futuristica e tradizionale al tempo stesso, con influenze che spaziano dal tribal all’hip hop. Un mix che ha fatto innamorare i produttori di Playstation FiFA 2018 che hanno sincronizzato nel videogame il suo singolo “Ça Va Pas La Tête”.
Ai due artisti internazionali si aggiunge un folta schiera di talenti nostrani: I Ministri, reduci dal successo del tour nei club di “Fidatevi”, l’ultimo disco pubblicato a marzo, promettono di far ascoltare un live suonato dalla prima all’ultima nota, senza l’ausilio della tecnologia.
Andrea Poggio, nuova rivelazione della scena cantautoriale italiana, suonerà i brani di “Controluce”, il suo sorprendente disco d’esordio edito da La Tempesta Dischi.
Joan Thiele, artista pop di origini italo-svizzero-colombiane presenterà l’ultimo singolo “Polite” tra groove funky e atmosfere synth pop.
Bruno Belissimo, produttore e polistrumentista Italo-Canadese porterà ad Apolide il suo sound unico influenzato dai classici dell’italo/space disco italiana e dalle colonne sonore dei film horror/sci-fi di fine anni ’70.
Populous, dj e producer salentino tra i più interessanti e più conosciuti a livello internazionale, con il suo set farà ballare fino a tarda notte il pubblico del festival.