Dal 6 luglio al 12 settembre ritorna, per il terzo anno consecutivo, il ciclo d’iniziative culturali realizzate dal Polo Museale del Lazio, diretto da Edith Gabrielli, all’interno del Vittoriano. Nell’ambito di Artcity 2018 il Monumento a Vittorio Emanuele II si caratterizza per una serie di appuntamenti gratuiti con l’intento di recuperarne il valore di opera d’arte e farne luogo di arte e cultura.
Già durante tutta la scorsa stagione estiva sono state proposte diverse attività di valorizzazione e fruizione attraverso una proposta ricca di eventi musicali sulle terrazze e con la mostra su Anna Magnani che, insieme alle conversazioni d’arte contemporanea, hanno riscosso un importante successo. Portando avanti questo percorso culturale, Il Vittoriano – Estate Artcity 2018 propone ora una nuova serie di “happening” che puntano alla promozione e alla valorizzazione del Monumento con l’intenzione di ampliare ulteriormente i settori dell’arte nel percorso narrativo.
“ArtCity nasce da una riflessione sulla museologia italiana – sottolinea Edith Gabrielli, Direttore del Polo Museale del Lazio – ovvero sull’estensione ma anche su alcuni limiti del ‘fare Museo’ nel nostro paese. Volevamo fidelizzare il pubblico con i musei statali di Roma e del Lazio e, insieme, incrementare il numero di quanti non vi erano mai entrati: tecnicamente si chiamano ‘return visitors’ e ‘new comers’. La direzione è quella giusta: entrambe le sfide sono state vinte. Per questo motivo nel 2018 abbiamo pensato di fare ancora di più e ancora meglio”.
Al centro della programmazione estiva di quest’anno sono la musica jazz e la fotografia, con la prima interamente dedicata alle donne e la seconda approfondita attraverso conversazioni tra gli esponenti più freschi e originali delle immagini in architettura ma anche con i fuoriclasse della macchina da presa.
Ernesto Assante torna con un ciclo di grande impatto che vede al centro icone del jazz di livello nazionale e internazionale che si esibiranno sulla Terrazza Italia e Piazzale del Bollettino. Dal 6 luglio cantanti, pianiste, sassofoniste, batteriste saranno le protagoniste della rassegna a cominciare dal trio Silvia Bolognesi-Evita Bolidoro-Maurizio Cianmarzo, Tineke Postma e il Roberto Pistolesi Trio (13 luglio), Simona Severini con Massimo Nunzi (20 luglio), passando per l’evento con Bill Frisell featuring Petra Haden (23 luglio), il Guerra Quartet (27 luglio) e la Woman’s Night con Rita Marcotulli, Nicky Nicolai e Stefano Di Battista con la partecipazione di Karima, Noemi e Violante Placido (30 luglio), Ada Montellanico (3 agosto), Patrizia Laquidara (10 agosto), Carla Casarano Trio (17 agosto), Serena Brancale (24 agosto), Maria Pia De Vito (31 agosto), Silvia Barba e Pippo Martino con DALLAltraPartedellaLuna (7 settembre).
Forti del successo dello scorso anno, le conversazioni sull’architettura ampliano ulteriormente l’offerta culturale, focalizzandosi su nuove e interessanti tematiche. Al tramonto, sulla Terrazza Italia con inizio alle 20.30, illustri esponenti del mondo della fotografia contemporanea, insieme a giovani fotografi e critici di storia della fotografia d’architettura, si confronteranno, attraverso la formula del dialogo, sull’uso strategico del documento fotografico ai fini della lettura del processo architettonico e delle trasformazioni urbane: la fotografia, dunque, quale forma espressiva nell’uso degli spazi urbani, nell’integrazione di diversi contesti e come importante strumento di documentazione e analisi della città.
Le conversazioni, curate da Gabriella Musto, direttrice del Vittoriano, hanno l’obiettivo di proporre un focus sulla strategia di ricostruzione dell’indagine storico critica sull’architettura e sulla città utilizzando l’immagine strumento narrativo ma anche conoscitivo attraverso voci autorevoli come Paolo Roselli (10 luglio), Allegra Martin e Marco Menghi (19 luglio), Guido Guidi con Antonello Frongia e Andrea Simi (24 luglio), Marco Iuliano e la stessa Musto (5 settembre), Paolo Mascilli Migliorini e Libero De Cunzo (12 settembre). Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso libero (il limite massimo degli spettatori è fissato dalla capienza massima degli spazi messi a disposizione).