Nessuno degli amici veri di Fausto Mesolella è voluto mancare all’appello e così la 45esima edizione di “Settembre al Borgo” sarà ricordata come la Rassegna “degli omaggi”, vere e proprie “chicche” che chi ha conosciuto Mesolella porterà in dote, per ricambiare quanto ricevuto in termini di amicizia, arte e passione dall’indimenticato chitarrista casertano scomparso lo scorso marzo.E ad aprire la carrellata non poteva non esserci Vittorio Remino, contrabbassista degli Avion Travel negli anni Ottanta, che il 2 settembre in Cattedrale, porterà in scena una speciale versione di “Aria di Te”, successo della Piccola Orchestra: un brano che per l’occasione diventerà ‘Aria di noi’. “Suonerò dal vivo su una registrazione di Fausto, standomene in penombra con un fascio di luce accanto a me, – racconta il musicista – e seguirò il suo tempo e la sua dimensione: sarà come ritrovarci, battito dopo battito. Suonando ancor auna volta insieme. Ecco, lo dico veramente con modestia, ma volevo proprio richiamare Fausto sul palco. Ci siamo conosciuti che ero un bambino, visto che abbiamo dieci anni di differenza, poi ritrovati e insieme cresciuti. Ci ha dato tanto, tantissimo, e credo che per avere un altro di Mesolella dovremo aspettare un bel po’”.
Altro omaggio al Festival quello che il 3 settembre, stesso luogo – ovvero la spettacolare Cattedrale del 1100 di Casertavecchia – arriverà da Gennaro Vitrone, musicista e paroliere casertano, che proporrà una versione acustica de “Il Pendolare”, brano prodotto da Mesolella e tratto dal suo secondo album “Nel momento”, più altri due pezzi che vanno a comporre la ‘trilogia del ‘viaggio’. “Del resto con Fausto abbiamo fatto un pezzo di strada insieme” – spiega Vitrone – “un viaggio che non finirà mai, come non finiranno le emozioni che la sua musica continuerà a suscitare dentro di noi”. Subito dopo toccherà a Gino Licata, casertano pure lui e “moderno menestrello napoletano”, imbracciare la chitarra e prodursi in uno speciale tributo per uno dei miti di Mesolella, Totò. “La memoria fa 50”, così si intitolerà questo momento nel 50esimo anniversario della morte del Principe della Risata, ricorderà a tutti noi che Antonio De Curtis, oltre ad essere l’indiscusso sovrano della comicità italiana è stato anche un raffinato drammaturgo, paroliere e poeta” – sottolinea il cantautore – con oltre 70 brani, che sono piccoli, grandi affreschi di vira vissura”.
A chiudere la carrellata degli ‘omaggi’, il 6 settembre sarà M’Barka Ben Taleb, artista tunisina in Italia da molti anni e nota per aver ricantato in arabo diverse canzoni napoletane come Indifferentemente, Luna Rossa e Nun te scurda’. Accompagnata da Raffaele Vitiello alla chitarra, il suo regalo all’amico Fausto sarà riproporre un brano di Bianca D’Aponte, a cui proprio Mesolella era particolarmente affezionato. “Per me Fausto non è morto – rivela la musicista – Lui è ancora con noi, fa arte insieme con noi come ha sempre fatto. Ci siamo conosciuti nel 2010 e da quel momento è nata una collaborazione che neanche la sua morte ha interrotto. Non mi convinco che non ci sia più e ancora oggi gli scrivo e gli mando messaggi al cellulare”.
Le quattro perle che Remino, Licata, Vitrone e Ben Taleb regaleranno al pubblico di Settembre al Borgo non sono l’unico omaggio in programma: nel caleidoscopio di linguaggi ed emozioni che è il cartellone dell’edizione numero 45 ci sarà spazio anche per la danza e in due momenti diversi. In apertura di Rassegna l’interno della Cattedrale accoglierà il “Tango per amore”, con le sue memorie in movimento, portato in scena da Mariemma Porto e Salvatore Biondi, maestri e direttori artistici dell’accademia di Tango argentino “Trasnochando c’è”, conosciuti per il loro tango elegante e raffinato, che dal 2006 sperimentano i passi di maestri argentini di livello mondiale e ne ricercano le origini con lo studio del canyengue, il ballo più diffuso nelle sale di Buenos Aires durante i primi anni del 1900. Il 2 settembre, dopo la performance di Raiz e Marco D’Amore (ore 19), sulle note di Libertango di Astor Piazzolla, nella versione firmata da Fausto Mesolella, incroceranno i loro passi per un emozionante avvio di Rassegna.
Ancora danza nella serata finale del Festival, il 6 settembre, quando toccherà alla Arabesque Dance Company la messa in scena di un ‘passo a due’ che una coreografia originale di Annamaria di Maio dedicherà ad alcune suite del disco ‘Taxidi’, l’album postumo di Mesolella che verrà presentato nella versione vinile proprio lo stesso giorno. Una rivisitazione delle melodie che il disco propone, viste in chiave tersicorea per una parentesi di danza moderna unica e coinvolgente.
Anche questi “omaggi” rientreranno nella sequenza di appuntamenti gratuiti, incontri, fusioni di generi e di esperienze, che trasformeranno il sito medievale di Casertavecchia in un’oasi sonora, rigorosamente sospesa tra le corde di una chitarra nel ricordo del talento e della generosità di Fausto Mesolella.