Proseguono gli appuntamenti di teatro e letteratura nell’affascinante cornice del Real Orto Botanico di Napoli, che continua ad essere il ‘palcoscenico’ naturale per la rassegna Brividi d’Estate 2017, un’idea di Annamaria Russo, sostenuta dalla sensibilità e la collaborazione dell’Università Federico II di Napoli, che gestisce il parco, e con il patrocinio del Comune di Napoli.
Saranno tre appuntamenti per la quinta settimana di programmazione della rassegna, da mercoledì 26 a lunedì 31 luglio 2017, con due spettacoli in scena, di cui un debutto in prima assoluta, e il terzo appuntamento con il nuovo format de La Cena con Delitto, che continueranno a regalare brividi, fascino e grandi emozioni.
La programmazione proporrà, mercoledì 26 e giovedì 27 luglio Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters, con Paolo Cresta e Carlo Lomanto, per la regia di Paolo Cresta. Spoon River è un villaggio divenuto piccola opera d’arte visiva. Uomini e donne che furono, raccontano le loro vite, i sogni, le peregrinazioni, gli istinti, i rimpianti, le sconfitte, attraverso epitaffi su fredde lapidi.
Venerdì 28 luglio, l’appuntamento sarà con il terzo appuntamento del nuovo format de La Cena con Delitto, che si rinnova, l’interazione cresce, il mistero s’infittisce. In un teatro di fine ottocento, durante lo spettacolo, avviene un omicidio. Qualcuno sarà ucciso proprio mentre il pubblico presente è seduto in platea.
La quinta settimana di programmazione si chiuderà sabato 29 luglio (repliche fino a lunedì 31), con il debutto, in prima assoluta, de La Medea di Portamedina di Francesco Mastriani, con Rosaria De Cicco, Marianita Carfora, Giuseppe Gavazzi, Peppe Romano, Alfredo Mundo, Gennaro Monti, Sonia De Rosa, Paolo Rivera, drammaturgia e regia di Annamaria Russo.
19 maggio 1793, Coletta Esposito, una giovane popolana di via Portamedina, uccide la figlia di pochi mesi e getta il corpicino esanime sul sagrato della chiesa, dove si stanno celebrando le nozze dell’uomo che aveva promesso di sposare lei e non quella donna vestita di bianco che stringe sottobraccio.
La donna, poco più di vent’anni, assurge agli onori della cronaca. Il suo delitto terribile richiama alla tragedia greca, e la popolana dal nome oscuro viene ribattezzata la Medea di Portamedina.