La 63esima edizione del Festival di Castrocaro è stata vinta dal quartetto milanese WATT che, con il brano “Fiori da Hiroshima”, si è dunque aggiudicato la finalissima andata in onda giovedì 27 agosto in prima serata su Rai 2 e in simulcast su Rai Radio 2.
Adesso ai Watt aspetta un’altra bella sfida, perché con il successo di Castrocaro sono ammessi di diritto all’Audizione dal vivo del 71° Festival della Canzone Italiana nella sezione ‘Nuove proposte’.
Condotto da Stefano De Martino, quello che può essere definito come il primo talent della musica italiana ha visto ‘affrontarsi’ otto giovani musicisti che si sono alternati sul palco esibendosi live con la band e in alcuni momenti anche con la Giuria Artistica composta dal cantautore Bugo, dalla cantautrice e scrittrice Maria Antonietta, dal produttore artistico Taketo Gohara e da Riccardo Zanotti, voce e chitarra dei Pinguini Tattici Nucleari.
Ed è stata proprio la Giuria ad aver regalato passaggi davvero inediti, improvvisati ed emozionanti, come quando Bugo ha accompagnato con la sua chitarra uno dei concorrenti su ‘Piccola anima’, canzone del suo caro amico Ermal Meta, e Taketo Gohara ha suonato il suo Mellotron su ‘Wuthering Heights’ di Kate Bush fino ad arrivare a Riccardo Zanotti e Maria Antonietta che hanno risuonato e ricantato un brano di un’artista in gara modificandone testo e musica.
Ma alla fine, sommando i loro giudizi e quelli degli esperti di Rai Radio 2 e il pubblico attraverso gli ascolti in streaming sulla piattaforma TIMMUSIC, la vittoria è andata ai Watt. Un gruppo giovanissimo, composto dalla 15enne Greta Elisa Ravelli Rampoldi (voce), da Matteo Ravelli Rampoldi (19 anni), da Luca Corbani e Luca Vitariello (entrambi 21 anni). La loro carriera è iniziata nel 2013, in oratorio.
Nella splendida cornice del Padiglione delle Feste di Castrocaro Terme e Terra del Sole, i Watt hanno presentato una loro versione di ‘Rolls Royce’ di Achille Lauro, un accenno di ‘Vacanze romane’ dei Matia Bazar su richiesta di Maria Antonietta ed il loro singolo ‘Fiori da Hiroshima’: “Il brano – raccontano – è nato un anno fa da un giro di chitarra registrato al cellulare. Era un momento delicato personalmente per alcuni di noi, da lì ci è venuto il senso del brano. Nessuno conosce le difficoltà di essere giovani in generale, e giovani oggi, come i ragazzi stessi. Siamo spesso etichettati come superficiali, persi nei social, nell’apparire e nelle cose materiali. Ma in realtà dentro di noi c’è un bel casino. Per questo cerchiamo di portare fuori qualcosa di buono dalla nostra bomba nucleare interiore”.
Sul palco, durante la premiazione (sempre rispettando i protocolli sanitari per via del Coronavirus), anche la sindaca di Castrocaro Terme e Terra del Sole Marianna Tonellato e l’amministratore delegato delle Terme di Castrocaro Lucia Magnani.
Per la cronaca, in seconda e terza posizione si sono classificati rispettivamente Niccolò Dainelli, in arte Daino e Stefano Farinetti, in arte Neno, entrambi di 21 anni. Il premio ‘Siae’ è andato invece al 20enne Federico Castello, in arte Fellow con il singolo ‘Fire’. Tanti consensi anche per Jacopo Ottonello (in arte Jacopo), Laura Fantauzzo (in arte Laura), Le Radici (duo composto da Marco Costanzo e Mario Cianniello) e Nadia D’Aguanno.
Tutte le iscrizioni dei partecipanti alle selezioni sono state gratuite. Tantissime le richieste arrivate tramite i siti www.festivaldicastrocaro.it e www.festivaldicastrocaro.tv.
La 63esima edizione del Festival di Castrocaro è stata presentata da Arcobaleno Tre in collaborazione con il Comune di Castrocaro Terme e Terra del Sole.