ICompany torna all’Auditorium Parco della Musica di Roma con una serie di eventi che spazieranno dalla grande musica italiana (Ornella Vanoni), agli artisti del panorama indipendente (Wrongonyou), dal cantautorato (Flavio Giurato) per arrivare fino al concerto di piano solo del compositore Arturo Annecchino.
iCompany accoglie e raccoglie, nel tempio romano progettato da Renzo Piano, “la musica che gira intorno”, la musica che ci ha formati e la musica che nasce e si muove con noi in questi anni.
La rassegna partirà da gennaio 2018 e arriverà fino alla primavera; molti i concerti ancora da annunciare.
Flavio Giurato
12 gennaio 2018 – Teatro Studio
Flavio Giurato è senza dubbio il segreto meglio custodito della scena cantautorale italiana. Artista di culto per addetti ai lavori e appassionati, Flavio torna con un nuovo album di inediti dal titolo Le promesse del mondo per l’etichetta discografica Entry, a distanza di due anni dal precedente La scomparsa di Majorana.
Il disco affronta un tema vivo e presente da sempre ma oggi quanto mai attuale in Italia e non solo: il fenomeno migratorio, il movimento degli esseri umani in tutto il mondo, un fenomeno preso a tutte le latitudini e longitudini ed in diverse epoche storiche.
Ornella Vanoni
1 febbraio 2018 – Sala Sinopoli
Una carriere lunga 60 anni e una voce tra le più belle e inconfondibili del panorama italiano. Ornella Vanoni torna a Roma con un nuovo spettacolo intitolato “La mia storia”, un racconto attraverso la musica della sua carriera artistica in cui presenterà i brani storici della mala, di Brecht ed i successi che l’hanno fatta amare dal grande pubblico italiano.
Ornella Vanoni nasce a Milano il 22 settembre 1934. Si iscrive alla scuola del Piccolo Teatro e incontra Giorgio Strehler che diventa, oltre che il maestro, il suo compagno. Debutta nel 1957 ne “I Giacobini” di Federico Zardi. Strehler decide di inventare per lei un genere totalmente nuovo che prenderà il titolo di “canzoni della mala”, in buona parte scritte da lui con la collaborazione di Fiorenzo Carpi, Gino Negri e Dario Fo e altri.
Con questo repertorio Ornella arriva al Festival dei Due Mondi di Spoleto nel 1959. L’incontro nel 1960 con Gino Paoli la avvicina alla canzone d’autore e porta a una collaborazione autore-interprete di brani memorabili. L’anno successivo verrà chiamata da Garinei Giovannini per portare “Rugantino” anche a New York.
Da questo momento ci sono solo musica, dischi, tv e festival. Vince il primo premio insieme a Modugno al Festival di Napoli con “Tu sì na cosa grande” e vince anche il secondo cantando con Nunzio Gallo la canzone “Ammore mio”.
Con Sergio Bardotti Ornella si avvicina al fantastico mondo del Brasile di Vinicius de Moraes e Toquinho. La collaborazione con Bardotti si conclude con l’album “Ornella e….”, inciso con i maggiori jazzisti del mondo: George Benson, Herbie Hanckock, Steve Gadd, Gil Evans, Michael Brecker, Ron Carter. Negli anni ’90 ha inizio la collaborazione con il produttore artistico Mario Lavezzi.
Torna a teatro con Giorgio Albertazzi e si susseguono successi discografici epocali e relative tournée. È stata insignita delle onorificenze di Commendatore e di Grande Ufficiale. Il 2008 è l’anno di importanti riconoscimenti: “Premio Milano donna – le donne che hanno fatto grande Milano”, “Premio Marisa Bellisario Speciale alla Carriera”, “Premio Lunezia”.
A maggio 2010 riceve al Campidoglio di Roma il prestigioso “Premio Simpatia 2010”. A settembre 2013 pubblica il nuovo album di inediti “Meticci” (Io mi fermo qui). Nel 2015 intraprende un tour teatrale dal titolo “Un filo di trucco un filo di tacco”.
Arturo Annecchino
2 marzo 2018 – Teatro Studio
Dopo le atmosfere soffuse del pianoforte notturno, Arturo Annecchino ripropone la sua inesauribile vena creativa, in un concerto emozionante, gentile e ricco di sorprese, di pari passo con le grandi performance compositive che continua a regalare a cinema e teatro. Un concerto sussurrato che racconta storie.
Quelle storie lievi che colui che ascolta poi scrive….Note che galleggiano nell’ aria e che evocano suoni.
La formula rimane quella dello straniamento dallo spazio e dal tempo che conduce con sapienza e dolcezza l’ascoltatore nei dedali delle sue più segrete e profonde emozioni. Un concerto per condurre lo spettatore al profondo delle sue più dolci emozioni.
Un appuntamento con le memorie sonore che più profumano la nostra mente e il nostro cuore. In un linguaggio che sa combinare con sapienza solarità e introspezione.
Wrongonyou
21 marzo 2018 – Teatro Studio
Dopo aver recentemente aperto alcuni concerti di Levante, WRONGONYOU si è esibito allo Spring Attitude Fest di Roma con artisti come Romare, Clap Clap e Yussef Kamaal e poi a Milano per uno speciale show case in occasione della giornata di chiusura del Wired Next FestNumerosi poi gli show importanti durante l’estate 2017 che lo hanno visto in tour in Italia e in Europa, passando anche per il prestigioso palco del Primavera Pro di Barcellona e facendo da opener agli americani The Lumineers a luglio, per finire all’Home Festival di Treviso.
WRONGONYOU è Marco Zitelli, cantautore romano classe 1990 che riesce a fondere folk, elettronica ed una voce unica per intensità in un progetto dal grande respiro internazionale.
Il talento cristallino di WRONGONYOU – che a fine 2016 ha pubblicato il primo ep per Carosello Records, “THE MOUNTAIN MAN” – lo ha già portato ad esibirsi ovunque, anche come supporter di Niccolò Fabi, arrivando a superare i confini italiani con la partecipazione a svariati festival europei e facendo entrare il brano ‘The Lake’ nella colonna sonora della serie ‘Terrace House: Aloha State’ su NETFLIX Japan, in attesa del primo album di inediti, prodotto da Michele Canova.