Reduce dal successo del singolo “Amaremare” (Polydor / Universal Music) che l’ha vista sui palchi delle principali rassegne estive, Manu Dolcenera, sta calando i palchi di alcuni importanti teatri italiani con il suo nuovo tour, “Diversamente Pop”.
Lunedì 18 novembre sarà live ad Assago (MI) al Teatro della Luna (Via Giuseppe di Vittorio, 6 – inizio concerto ore 21.00).
Il tour, prodotto e organizzato da Joe & Joe, terminerà il 14 dicembre al Teatro Openjobmentis di Varese. I biglietti sono disponibili in prevendita sul sito Ticketone (www.ticketone.it).
«Il teatro, il posto che per antonomasia mette in scena una finzione, è il luogo che invece riesce a rendermi più vera che mai, riesce ad abbattere qualsiasi forma di pudore o, all’opposto, di finta comunicazione che l’epoca della spettacolarizzazione di una falsa umanità impone su social e media – dichiara Dolcenera –
Dalla ragazzina che, circa 17 anni fa, si faceva conoscere dal grande pubblico vincendo Sanremo suonando un pianoforte in modo intenso e viscerale, alla donna di oggi definita da tanti “artista eclettica e diversamente pop” (definizione che ho sempre voluto prendere come un complimento!), il mio percorso musicale è stato fatto di verità e di pura e semplice voglia di creare ed esplorare mondi sonori incentrati sulla contaminazione musicale per accompagnare una parte letteraria che invece trae le sue fondamenta dal cantautorato italiano.
Ho esplorato talmente tanto che, oltre ad aver messo insieme synth electro nordici e moderni con ritmiche e tamburi ancestrali del sud del mondo, ed aver raccontato di temi importanti per me come la difesa dei diritti civili in “Ci vediamo a casa”, “Com’è straordinaria la vita” e della difesa dell’ambiente in “Amaremare”, alla fine sono anche riuscita a mettere insieme la musica classica con quella trap suonando Bach nella “folle” reinterpretazione pubblicata su YouTube di pezzi significativi del genere. Ecco, sono un’aliena diversamente pop che in teatro porterà in scena tutto questo condito da un’intimità, una umanità e un’energia personale difficilmente descrivibili a parole».