Esce il nuovo album di Van Morrison, nato dalla collaborazione con l’organismo Joey DeFrancesco

Domani, venerdì 27 aprile, Legacy Recordings, la divisione Catalogo di Sony Music Entertainment, pubblica il nuovo album di Van Morrison, “You’re Driving Me Crazy”, frutto di una collaborazione musicale con l’organista Joey DeFrancesco.

Questo nuovo album di Van Morrison (il 39esimo per lui) presenta nuove interpretazioni di grandi classici del jazz e blues e brani tratti dal suo The Van Morrison Songbook (album del 1997).

Di seguito la Tracklist di “You’re Driving Me Crazy”: “Miss Otis Regrets”, “Hold It Right There”, “All Saints Day”, “The Way Young Lovers Do”, “The Things I Used To Do”, ” Travellin’ Light”, “Close Enough For Jazz”, “Goldfish Bowl”, “Evening Shadows”, “Magic Time”, “You’re Driving Me Crazy”, “Every Day I Have The Blues”, “Have I Told You Lately”, “Sticks and Stones”, “Celtic Swing”.

Successore dell’album “Versatile”, che è finito in cima alle classifiche jazz del 2017, “You’re Driving Me Crazy” sarà disponibile nei formati CD e doppio vinile.

È uscita in occasione del Record Store Day 2018 (celebrato sabato 21 aprile in rivenditori indipendenti di dischi in tutto il mondo) una versione limitata del  singolo che contiene il capolavoro “Close Enough For Jazz” di Morrison e la magnifica versione di Morrison del pezzo “The Thigs I Used To Do” dei Guitar Slim.

Una nuova pietra miliare nel repertorio in continua espansione di Van Morrison, “You’re Driving Me Crazy” vede l’iconico cantautore irlandese esplorare varietà di motivi e pezzi classici jazz e blues (“Miss Otis Regrets”, “The Things I Used to Do”, “Every Day I Have the Blues”) insieme a nuove interpretazioni di canzoni appartenenti al suo catalogo (“Have I Told You Lately”, “The Way Young Lovers Do”, “Magic Time”).

“You’re Driving Me Crazy” nasce dalla collaborazione in studio di Morrison con DeFrancesco e la sua band – inclusi Dan Wilson (alla chitarra), Michael Ode (alla batteria) e Troy Roberts (al sassofono tenore). DeFrancesco, che firmò il suo primo contratto con Columbia Records a 16 anni, si è esibito con Miles Davis, John McLaughlin, Grover Washington Jr e molti altri, continuando allo stesso tempo ad essere il leader della sua band.  Ha anche il merito di aver riportato il suono classico dell’organo Hammond nel mondo del jazz alla fine degli anni ’80.

L’uscita di “You’re Driving Me Crazy” corolla più di un anno di attività senza interruzioni per Van Morrison, che ha pubblicato i suoi 37esimo e 38esimo album (“Roll with the Punches” e “Versatile”) in rapida successione nell’autunno/inverno 2017. “Roll with the Punches” è diventato il suo 19esimo album a raggiungere la Top 10 delle classifiche inglesi, mentre “Versatile” ha guadagnato la cima della classifica jazz di Billboard.

Il mondo del jazz ha esercitato una perenne e vitale influenza sulla musica di Van Morrison, il cui acclamato capolavoro di studio del 1968, “Astral Weeks”, vide la partecipazione dei grandi musicisti jazz Connie Kay, Jay Berliner, e Richard Davis. Ispirato dalla spontaneità, dall’anima e dal suono jazz, Morrison si è esibito sul palcoscenico e in studio con moltissimi musicisti jazz e blues, tra cui John Lee Hooker, Ray Charles, Mose Allison, Bobby Bland, Solomon Burke, Jeff Beck, Georgie Fame, Robbie Robertson, Freddie Hubbard, Chick Corea, Herbie Hancock, Maceo Parker, Candy Dulfer e altri.

Joey DeFrancesco è un prolifico organista, trombettista e cantante jazz americano, nominato per un Grammy Award. Egli firmò il suo primo contratto discografico (con Columbia Records) all’età di 16 anni e nel corso della sua carriera è arrivato a pubblicare più di 30 album. Si è esibito sul palcoscenico e in studio con una grande varietà di artisti, inclusi Miles Davis, Jimmy Smith, Ray Charles, Bette Midler, David Sanborn, Arturo Sandoval, Larry Coryell, Frank Wess, John McLaughlin, Danny Gatton, Elvin Jones, e molti altri. DeFrancesco ha vinto per ben nove volte il Down Beat Critics Poll (per l’organo) e si è aggiudicato ogni Down Beat Readers Poll dal 2005 a questa parte. Ha vinto anche innumerevoli JazzTimes Award ed è un membro inaugurale della Hammond Hall of Fame.