“Gli Anni Che Ho” è il nuovo singolo di Tota disponibile da oggi 22 novembre su Spotify e tutte le principali piattaforme streaming per Grifo Dischi.
Tommaso Tota, nato a Orvieto, Umbria, si trasferisce presto a Bologna, innamorandosi della città, che diventa fondamentale per lui e per la sua musica. A spalancare le porte del suo percorso artistico è la fine di una relazione importante, per cui Tota spende parole intrise di quella sincerità che rappresenta il suo punto di forza. Il 25 settembre 2017 pubblica “Cielocasa”, una raccolta di 20 canzoni registrate chitarra e voce che oggi conta 30mila ascolti su Spotify. I primi live vedono Tota in apertura a Gazzelle, Carl Brave e Franco 126 a un festival umbro e alla prima data del tour di Galeffi al Circolo Ohibò di Milano. A settembre 2018 esce il singolo “Oggi non mi importa niente”, seguito da “Lacrimogeni” e “Gennaio” e il 29 gennaio 2019 esce “Senzacera”, il primo album in studio di Tota con l’etichetta Grifo Dischi, che conta 130mila ascolti.
“Gli Anni Che Ho” parla dello scorrere inevitabile del tempo, dell’amarezza che si prova prendendo coscienza di questo, del bisogno di ricevere considerazione, del rimanere appesi a problemi e situazioni, apparentemente futili, ma che in fondo contano. La dolcezza della voce di Tota è avvolta da un basso, che fa da guida nelle prime due strofe del brano, da una chitarra arpeggiata, da una batteria dal suono retrò e infine da un leggero piano elettrico che entra in punta di piedi in alcuni momenti. Una rottura con il passato, sancita dall’evoluzione del percorso artistico di Tota, che con questo pezzo mostra consapevolezza nella scrittura e ricercatezza nella scelta delle armonie.
“Gli anni che ho fotografa un momento della mia vita in cui penso con insistenza agli anni che passano, all’età che avanza e a quanto non possiamo fare niente per impedirlo. Non è una canzone felice, non è neanche una canzone triste. È un brano che alterna rassegnazione e momenti di forza, incoscienza incontrollata e consapevolezza che in fondo la maggior parte dei nostri problemi sono stronzate che dovrebbero durare il tempo di una mezz’ora. Ma non possiamo fare a meno di trattarci come un Io bisognoso di attenzioni, a volte. Perché alla fine siamo ancora in piedi, ma non li trattiamo proprio bene gli anni che abbiamo, o no?”
Il brano è stato scritto e composto da Tommaso Tota, prodotto da Filippo Slaviero, che ha curato anche mix e master. L’artwork è a cura di Evelyn Furlan.