“Grazie Roma”, Antonello Venditti celebra la sua città con un nuovo sold out: ecco la photogallery

A grande richiesta, per la quinta volta in un anno, Antonello Venditti torna a cantare nella sua città e festeggia ancora una volta il tutto esaurito!

Un anno senza precedenti per lui, il Re di Roma, che ha riscosso negli scorsi mesi uno straordinario successo di pubblico con il suo tour in giro per l’Italia! Accompagnato dalla sua inseparabile band, ripercorre i capolavori degli ultimi 40 anni: canzoni eterne, indelebili, che hanno abbracciato più generazioni, solo all’apparenza distanti, ma di fatto unite nella sua musica e nella sua poesia.

Perchè si sa, le emozioni, quelle vere, quelle autentiche, non hanno fine. Un padre e un figlio con un solo abbraccio, squarciano il tempo, vanno oltre lo spazio: così canta in Peppino, grande successo del 1986.

Poche parole, chiare, nitide, incise, come una fotografia, per superare i contrasti e raccontare la paternità, la forma d’amore più bella di sempre. Da Notte Prima degli Esami a Ci Vorrebbe Un Amico, da Amici Mai a Benvenuti in Paradiso, la serata è un crescendo di energia.

Tanti gli occhi lucidi, tanti gli sguardi commossi. Perché Venditti è così: racconta i sentimenti più profondi e li rende eterni. Ed è quasi impossibile non riconoscersi nei suoi testi come è altrettanto improbabile non avere ricordi legati alla sua musica, chi per una notte insonne prima della maturità, chi per un amore finito, chi per un amico lontano.

E chi per una notte al chiaro di luna passata a intonare Sara, una delle sue canzoni più note, e a gioire ed aspettare con lei l’arrivo di una
nuova vita. Ma è con Giulio Cesare che il popolo di Roma esulta: Era l’anno dei mondiali, quelli dell’86 e c’era Paolo Rossi, un
ragazzo come noi, che per questa volta ha ceduto il posto a lui, l’unico e indimenticabile capitano, Francesco Totti, che compare in un’enorme immagine sullo sfondo, sorridente e con la maglia giallorossa.

E infine, l’attesissimo ospite, Francesco De Gregori con cui duetta Roma Capoccia, aspettando lo Stadio Olimpico il prossimo 5 Settembre. Quanto sei bella Roma quand’è sera. Il  pubblico del Palazzo dello Sport di Roma diventa un tutt’uno e canta a squarciagola. Quasi a voler dimenticare, solo per questa sera, le mille difficoltà dalla capitale. E, in questa notte magica, a pochi giorni da Natale, provare ad annullare ogni differenza: donne e uomini, giovani e anziani, nonni e nipoti, ricchi e meno ricchi sono tutti lì, a urlare, con una sola voce: No nun te lasso mai, Roma capoccia der nonno ’nfame.

Recensione e photogallery a cura di Doralisa D’Urso