L’8 tour dei Subsonica sbarca al Mandela Forum di Firenze

Dopo aver attraversato i club di tutta Europa con l’“European reBoot 2018”, i Subsonica arrivano in Italia con il loro “8 Tour”. La nuova tournée fermerà sabato 23 febbraio ferma al Mandela Forum di Firenze (ore 21) per l’attesissimo ritorno al pubblico toscano.

I biglietti – posti numerati da 30 a 40 euro, parterre in piedi 30 euro – sono disponibili online su www.ticketone.it e nei punti vendita di Boxoffice Toscana www.boxofficetoscana.it/punti-vendita. La scaletta prevede i nuovi brani tratti dall’ultimo album “8”, uscito lo scorso ottobre per Sony Music, insieme ai pezzi classici della loro ventennale carriera. Ospite speciale del tour sarà Willie Peyote, rapper di Torino, autore di testi brillanti, testimone di una rinata vitalità musicale torinese, che ha collaborato con i Subsonica alla realizzazione del singolo “L’incubo”.

“8”, ottavo album in studio dei Subsonica è stato anticipato da “Bottiglie rotte”, singolo pubblicato a settembre. Da novembre, inoltre, è in rotazione radiofonica “Respirare”, estratto dal disco e accompagnato da un videoclip diretto dal visionario regista Donato Sansone.

8 è l’ottavo album di una band che, pur continuando a evolvere nel proprio approccio alla musica e senza mai smettere di sperimentare, è riuscita a coinvolgere un pubblico sempre più ampio.  8 è la stilizzazione del tempo che gira su se stesso, è la rappresentazione dell’infinito, è l’occasione per ridefinire un punto di partenza dopo le pause individuali, ricominciando da dove tutto è iniziato. Ma è anche e soprattutto un album di riflessione attenta sul tempo presente. In questi ultimi anni i Subsonica hanno fatto molto altro.

Samuel voleva sperimentare l’avventura da solista. Ha creato “Il codice della bellezza”. Inoltre si è impegnato in svariate collaborazioni, tra cui quelle con Mannarino e Tom Morello, già chitarrista dei Rage Against The Machine.

Max, distanziandosi dalla scrittura delle canzoni, ha esplorato, invece, l’alchimia fra suoni e rumori nell’elettronica sperimentale dell’album “Glasstress” e nell’ultra jazz del progetto MCDM con l’album “The City”, dedicandosi anche al cinema (colonna sonora del film “Uno per tutti” di Mimmo Calopresti) e alla scienza “botanica” con Deproducers.

Boosta a sua volta si è cimentato con la dimensione individuale e ha prodotto il suo primo album “La stanza intelligente”, collaborando con autori quali Luca Carboni, Enrico Ruggeri e Malika Ayane. Ha firmato, poi, le colonne sonore delle serie “1992” e “1993” per Sky Atlantic.

Ninja ha dato ritmo al progetto elettronico Demonology HiFi insieme a Max nell’album “Inner Vox”, mettendo anche in mostra le proprie qualità di batterista, sia in veste di session man, sia collezionando grandi quantità di like sui social.

Vicio ha sfornato, da parte sua, un singolo con Ezra James, oltre a collaborare con nomi storici della musica italiana e produrre nel suo studio svariati artisti indipendenti. E ha scritto un libro, di prossima uscita, sulle pratiche di yoga applicate alla musica.

Strade molto diverse. Poi è arrivata la chiamata. Bisognava tornare a casa. Una creatura costruita in più di 20 anni di vita, di energie, di capacità, di lavoro, diventa qualcosa che vivendo di vita propria manifesta volontà ed esigenze. Più forti di quelle dei suoi singoli organi vitali.

Per ritrovare un punto di partenza, la band ha scelto di ricominciare dalla propria storia, ispirandosi a quel numero 8 che richiama la suggestione circolare del tempo.  Un gruppo che rimane fedele a se stesso abbastanza a lungo riesce a vedere il proprio passato tornare attuale. E infatti “8” incomincia, quasi provocatoriamente, da quegli anni ‘90 dove tutto ha avuto inizio. Scommettendo sulla loro attualità.

Per poi proiettarsi, traccia dopo traccia, progressivamente verso il futuro. Con parole che guardano il presente di questi “anni senza titolo” dritto negli occhi. L’album è stato scritto e registrato a Torino (gennaio/giugno 2018), nel quartiere Vanchiglia, tra le pareti di quello Studio Andromeda che ha sostituito la storica Casa Sonica.

È stato prodotto interamente dalla band, sotto la supervisione di Max, che ne ha anche curato la registrazione. Il mixaggio, realizzato a Londra, è stato affidato a Marta Salogni. Giovanissima engineer e producer italiana, trasferitasi in Inghilterra da 10 anni, Marta ha recentemente firmato il mix dell’ultimo album di Björk.

Per l’unico featuring (“L’incubo”) è stato coinvolto il rapper torinese Willie Peyote, volto nuovo della scena cittadina, già amatissimo in tutta Italia. E molto stimato dai Subsonica. L’artwork è stato affidato a Marino Capitanio, graphic designer poco più che trentenne attualmente attivo ad Amsterdam.