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La compagnia Kinkaleri porta in scena la Butterfly di Puccini

Il 12 settembre, alle ore 21, nel giardino di Palazzo Venezia, per la rassegna “Il Giardino Ritrovato”, la compagnia Kinkaleri porterà in scena Butterfly, adattamento del capolavoro del maestro Giacomo Puccini, nato dall’esigenza di elaborare un percorso di ricerca che si rapporti direttamente al mondo infantile.

Il “Giardino Ritrovato” è promosso e organizzato dal Polo Museale del Lazio nel più ampio ambito di “ARTCITY Estate 2017 arte musica spettacoli a Roma e nel Lazio”. Il Polo, diretto da Edith Gabrielli, è l’Ufficio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo che gestisce 43 fra musei e luoghi di cultura situati a Roma e nel Lazio. “ARTCITY Estate 2017 arte musica spettacoli a Roma e nel Lazio”, è un progetto organico di iniziative culturali. Nato nei musei e per i musei, ARTCITY unisce sotto un ombrello comune oltre 100 iniziative di arte, architettura, letteratura, musica, teatro, danza e audiovisivo. Il programma di ARTCITY coprirà l’intera estate 2017, dal 20 maggio al 21 settembre.

La scelta della rassegna di quest’anno, curata dal direttore del Museo di Palazzo Venezia Sonia Martone e da Anna Selvi, direttore dell’ufficio per il teatro e per la danza del Polo Museale del Lazio, con la collaborazione di Davide Latella, punta sulla dimensione internazionale e sulla commistione tra diversi registri espressivi oltre che un occhio attento all’infanzia e adolescenza. È nella direzione di una classicità rivitalizzata da una estetica contemporanea che si è inteso realizzare questa seconda edizione di eventi artistici. Nomi di indiscusso prestigio a livello europeo e mondiale si affacciano sul palcoscenico dei Giardini portando alla conoscenza dello spettatore le loro opere più preziose che sono state già insignite di premi da parte della critica e del pubblico. Ogni sera, lo spettatore potrà sintonizzarsi con “un’opera d’arte in movimento”, che attraverso i diversi linguaggi – danza, parola, musica, video – ha l’ambizione di portare una consapevolezza maggiore sulla nostra epoca, dialogando con la tradizione e offrendo una salda grammatica dei sentimenti.

“Oh Butterfly! Non si dice forse che sfiorando le ali di una farfalla la si condanna a morte?”  Il progetto BUTTERFLY nasce dalla volontà di Kinkaleri di elaborare un percorso di ricerca che si rapporta direttamente al mondo infantile: il lavoro di continua sperimentazione dei linguaggi della rappresentazione ha portato la compagnia, in questi ultimi anni, ad elaborare una parte di ricerca dedicata al confronto con le nuove generazioni. Il nuovo lavoro per l’infanzia, BUTTERFLY, è inspirato ad un capolavoro del maestro Giacomo Puccini, Madame Butterfly, la commovente storia d’amore ambientata nell’esotico estremo oriente. Una favola sentimentale triste, intensa e dolcissima che può far riscoprire ad un pubblico di giovanissimi l’opera come forma attuale di rappresentazione. Il Giappone, terra allora lontana di incanti e di misteri, è la cornice ideale per l’ambientazione dell’appassionante vicenda dei due protagonisti: Butterfly, una giovane ragazza giapponese, e Pinkerton, il tenente della marina degli Stati Uniti che sposa la protagonista legandola a sé per tutta la vita. Fedele a tal punto che le è più facile piegare la natura alla menzogna che non sé stessa alla realtà dei fatti, Butterfly vive sola nel fondo sacro dell’amore e vi si attacca inesorabilmente, aderendovi perfettamente e rimanendo fedele, con coraggio e generosità, a questa scelta fino alla fine. Amore e morte, ancora una volta danzano insieme: due facce della stessa medaglia. Questa forma assoluta di amore diventa la traccia principale per il lavoro di messa in scena, sviluppato attraverso le ambientazioni musicali, l’uso di colori e segni che appartengono al mondo dell’arte contemporanea, cercando nell’opera quell’immediatezza disarmante che si rapporta con un filo diretto al pubblico dei più piccoli.
In un continuo ribaltamento di figure e sagome, la scena si sviluppa in un gioco tra bidimensionalità e tridimensionalità, provocando nel pubblico un costante cambio di percezione in cui il performer interpreta i diversi personaggi della storia, mentre il canto appare nelle vesti dell’incantevole Butterfly che ripropone dal vivo le arie più celebri dell’opera.

COMPAGNIA KINKALERI
KINKALERI nasce nel 1995 come collettivo artistico composto da sei persone. Opera fra sperimentazione teatrale, ricerca sul movimento, installazioni visive, materiali sonori e performance, cercando un linguaggio non sulla base di uno stile, ma direttamente nell’evidenza di un oggetto. I componenti si incontrano con l’intenzione di realizzare dei progetti specifici, sollecitando quindi la volontà di operare intorno a delle idee concrete e curando sempre tutti gli aspetti necessari alle creazioni della propria attività. La struttura originale, sia dal punto di vista organizzativo che per la particolare produzione artistica, fornisce le coordinate essenziali alla volontà di lavoro che la spinge: mettere in tensione il rapporto rappresentativo tra l’oggetto e l’ambito a cui si riferisce. Tutte le produzioni hanno sempre avuto quella trasversalità di segni che, in ambito contemporaneo, hanno progressivamente messo in crisi la fruizione della rappresentazione, un linguaggio che impasta le lingue e le rende straniere a sé stesse per poi ridefinirsi in altro luogo. La ricerca è sempre stata indirizzata verso una qualità del fare che privilegia l’innovazione, l’interazione tra linguaggi originali, attraverso la sperimentazione di diverse modalità di esposizione. Per questa sua natura, l’andamento produttivo di Kinkaleri ha da sempre trovato un proprio sviluppo attraverso itinerari diversificati – spettacoli, performance, installazioni, produzioni video, sonorizzazioni, allestimenti, opere d’arte, pubblicazioni – con ospitalità in teatri, festival, musei d’arte contemporanea, rassegne di danza e di teatro, concorsi video, spazi urbani, luoghi non convenzionali, situazioni e spazi specifici con cui la presenza si è relazionata di volta in volta, di propria iniziativa o su commissione.

 

Raf Santillo: Sono un giornalista da svariati anni. La musica fa parte della mia vita e mi piace tantissimo assistere ad eventi dal vivo di ogni tipo.