L’amore più abbagliato che si possa immaginare: le “Sorelle Materassi” conquistano il Quirino di Roma

Alla presenza di una platea degna di nota e di un teatro, Quirino di Roma, positivamente pienissimo, ieri 22 Novembre, è andata in scena la prima romana della trasposizione teatrale del capolavoro del Palazzeschi “Sorelle Materassi”.

Una straordinaria sintesi del toscano Ugo Chiti che, dopo una drastica potatura, porta il romanzo al suo nucleo essenziale con pochi personaggi.

La regia è firmata da Geppy Gleijeses, che riesce a cogliere pienamente l’autore e ci mostra quale possa essere il grado di cecità, e quindi di perdizione, cui può condurre un amore tardivo, quasi senile, dopo che questo stesso amore è stato sempre soffocato «per mancanza di tempo”.

La storia si svolgerà tutta in un interno borghese con vista su un giardino, disegnato da Roberto Crea. Davanti a noi il piano inclinato che porterà le Materassi alla disfatta economica in nome dell’amore più abbagliato che si possa immaginare. Quel salotto/laboratorio di cucito sarà per tutta la durata dell’opera fucina di speranze infrante, struggimenti di amori senili e vanità colme di egoismi.

Ovviamente l’attenzione si concentra sui due personaggi principali, le zitelle Teresa (una sempre complessa e grandissima Lucia Poli. “Capa” della famiglia, la più autoritaria e dura anche se nasconde delle tenerezze represse, delle fragilità nascoste piene di sfumature) e Carolina (un’immensa Milena Vukotic. Aerea, introversa, in un luogo dove tutti nascondono i propri sentimenti lei si lascia perdere in un irrefrenabile trasporto amoroso).

Le due beniamine del pubblico risulteranno affiatatissime tra di loro impossibile non innamorarsene.

La scena si apre su entrambe all’inizio come ombre timide e tremule sovrastate da un papa per il quale hanno ricamato una stola, dopo di che si offrono in piena luce nell’esercizio della loro attività di miniaturiste del ricamo. Il tutto andrà avanti proprio cosi, tra un parlottare e sussurrare, mentre lavorano di ago e filo realizzando pregiati capi per la nobiltà fiorentina.

A volte rimbrottando la fantesca Niobe (Sandra Garuglieri l’unica che porterà un tocco di saggezza ed a tratti “crudezza” popolare), altre volte battibeccando con la terza sorella, accolta in casa loro dopo essere stata respinta dal marito, Giselda (un’esilarante e profetica Marilù Prati) si consumerà il dramma della strana alleanza di due donne diverse di carattere, l’una (Teresa/Lucia Poli) l’altra (Carolina/Milena Vukotic), ma accomunate da un sentimento d’amore che rappresenta il masochismo per questo degenerato nipote Remo (Gabriele Anagni) accolto in casa dopo la morte di una quarta sorella.

Il quadro dell’asfittica vita provinciale, movimentata dall’arrivo del “superuomo” Remo, diventa il terreno su cui si esercita il gusto irridente dell’autore, che mette in ridicolo, con tocco leggero, sia il vuoto etico del giovane Remo sia la cieca devozione al dovere di Teresa e Carolina.

Una commedia irresistibile nelle minuscole gag e dominata da una leggerissima ombra di grottesco.

Consigliatissima…assolutamente da non perdere!!!

Per la trama completa : http://www.wemusic.it/2017/11/13/al-teatro-quirino-di-roma-in-scena-sorelle-materassi-capolavoro-di-palazzeschi/

Per info e prezzi: http://www.teatroquirino.it/eventi/sorelle-materassi-2017-11-21/

Con Lucia Poli nella parte di Teresa, Milena Vukotic nei panni di Carolina e Marilù Prati nelle vesti di Giselda al Quirino di Roma fino al 3 Dicembre!