Gli ospiti della rubrica ‘L’INTERVISTA’ sono i componenti del gruppo ‘Rebel Bit’
Come nasce il progetto musicale ‘Rebel Bit’?
Il nome REBEL BIT racchiude quello che siamo.
Rebel indica la volontà di ricerca e di “ribellione”, “bit” è una citazione al BIT elettronico che conferisce al nostro progetto un’identità definita.
Abbiamo iniziato a lavorare insieme nel 2017 dopo molti anni di ricerca e di esperienze musicali. Ci conosciamo da più di 10 anni e alcuni di noi sono letteralmente cresciuti insieme studiando e frequentando gli stessi ambienti musicali nella provincia di Cuneo.
La nostra formazione classica ci ha fatto innamorare della musica vocale ma, negli anni, siamo sempre stati incuriositi dall’inesauribile possibilità di questo stile in tutti i suoi ambiti…da qui l’idea di formare un progetto che unisse classicità e modernità creando veri e propri “quadri sonori” in cui la fusione tra voce ed elettronica diventa il nostro tratto musicale distintivo.
Qual è stato il vostro percorso individuale fino ad arrivare a questa composizione?
C’è davvero tantissimo di personale nel nostro nuovo album. Un percorso umano, prima che musicale, che ci ha fatto arrivare alla consapevolezza di quello che volevamo trasmettere.
A livello musicale, invece, negli ultimi anni abbiamo sempre cercato di perfezionarci continuando a studiare e a fare esperienze, al di fuori del gruppo, che ci hanno permesso di arrivare ad una consapevolezza, come dicevamo, non solo emotiva ma soprattutto artistica.
Siamo tutti insegnanti di musica (dal canto alla composizione) e questo ci permette di rimanere aggiornati sulle sonorità attuali.. cosa fondamentale per proporre una sonorità che rispecchi la nostra personalità e che sia, allo stesso tempo, al passo coi tempi.
Qual è stata la genesi dell’album ‘Come’?
Il nostro obiettivo è stato sempre quello di creare qualcosa di nuovo, proviamo sempre ad evolverci mantenendo salda la nostra identità.
Durante questo periodo così complesso, nonostante oggettive difficoltà, abbiamo sentito il bisogno di andare avanti senza stare immobili ad aspettare il susseguirsi degli eventi.
Alcuni dei nostri brani, o racconti, sono nati da un’esigenza personale cresciuta durante questo periodo che, inizialmente, non sapevamo ci avrebbe portato ad una nuova produzione discografica.
Una volta deciso, abbiamo passato insieme qualche giorno, in una casa affittata in una delle meravigliose valli della provincia di Cuneo, in cui abbiamo creato due inediti e capito dove voleva dirigersi questo nuovo progetto.
Con queste premesse tutto il conseguente lavoro di arrangiamento, registrazione e produzione si è concretizzato molto rapidamente e con grande naturalezza.
“COME” parla di cambiamento, il nostro cambiamento artistico ed umano.
Quali sono i progetti i vostri progetti futuri?
Sicuramente tornare a fare concerti e ad avere un’attività artistica all’estero (viaggiare ci manca molto). Ci riteniamo fortunati perchè stiamo passando un vero e proprio autunno di ripartenza.. e ne siamo entusiasti!
Tra ottobre e inizio Novembre siamo stati in giro per il nord Italia (Alba, Mantova, Treviso..) e il 22 saremo tra gli ospiti dell’Open week del CPM a Milano.
Concluderemo l’anno con alcune date “natalizie” tra Fossano (CN) e Cuneo.
Il nuovo anno sarà tutta una scoperta, ma stiamo lavorando ad un progetto molto particolare che ci vedrà sul palco insieme a 50 bambini.