Ramo è un cantautore melegnanese di cui vi avevamo parlato nei mesi scorsi: è infatti online il suo omonimo disco, disponibile su tutti gli store in due versioni. Incuriositi dalla sua musica, nello specifico dal viaggio di ricerca e rinascita personale che racconta nell’album, eccoci ad approfondire con qualche domanda rivolta direttamente all’artista.
- Ciao Ramo, ti ringraziamo per dedicarci qualche minuto per questa nostra, spero piacevole, intervista. Come nasce questo album e possiamo definirlo un concept album caratterizzato da molteplici umori?
Buongiorno a tutti! Assolutamente si! è un concept che affronta tutte (o per lo meno molte) delle fasi che si incontrano quando c’è una separazione, nel disco, infatti, parlo della rinascita e dei vari passaggi che si affrontano per arrivare alla rinascita di se stessi
- Quest’opera artistica nasce da un’urgenza espressiva di raccontare la fine di un amore?
Più che da un’urgenza, col tempo, mi sono reso conto che non fossi l’unico ad avere vissuto determinate esperienze. Inizialmente molti brani, prima di pensare al concept, c’erano già, di conseguenza, vedendo che, la mia storia, era più comune di quanto pensassi, ho pensato di crearne proprio il concept
- Quale pensi sia la canzone più riuscita dell’album e quella che senti più tua?
Allora, che sento più mie tutte, non ce n’è una in particolare. La più riuscita? non dovrei dirla in realtà, ogni canzone per me è come se fosse figlia mia. Se dovessi sceglierne una, per forza, direi “ricomincio da qui”, semplicemente perchè, inizialmente, è un brano che ho scritto per un gruppo che, però, si è sciolto prima ancora di pubblicarla, di conseguenza, mi sono ripreso ciò che mi apparteneva.
- Domanda cattivella: e se invece dovessi buttare giù dalla torre un pezzo quale sceglieresti?
Questa è cattiva! (ride) Da “buon” padre mi butterei giù io, oppure mettiamola così, “Ortoressia”, essendoci dentro la citazione a “Dumbo”, nel caso cadesse dalla torre prenderebbe il volo!
- Quali sono i tuoi modelli ispirazionali nella composizione della musica e nelle scelte interpretative?
Ascolto così tanta musica che, sinceramente, non saprei chi dire. Cerco sempre d’ispirarmi alla mia vita ed al mio vissuto, se dovessi dire, quelli che, sono stati “notati” di più dagli ascoltatori direi i seguenti: 883, Bowie, Vasco Brondi, Fabrizio Moro, Vasco Rossi.