“Non ci saranno più…”, Carlo Conti rivoluziona il Festival: la decisione

Festival di Sanremo: cambia tutto

Festival di Sanremo 2025: Carlo Conti ha deciso, non ci saranno più. La svolta è giunta inaspettatamente. La kermesse cambia. 

Carlo Conti lo ha detto: è arrivata una nuova era. Ha raccolto con eleganza il testimone di Amadeus, ma non intende portare in scena delle “repliche”, vuole infatti fare la rivoluzione. Dopo cinque edizioni guidate da “Ama”, la 75ª vedrà dunque in pole position Carlo Conti. Non è una sfida semplice, ma ha deciso di mettersi in gioco con caparbietà, conscio di poter dare il massimo.

Ne sono certi anche i suoi fan che stanno attendendo con ansia l’inizio dell’evento musicale nostrano più famoso al mondo. Impazzano dunque le indiscrezioni e, proprio in queste ore, una dichiarazione del direttore artistico della prossima stagione della kermesse ha fatto il giro della rete.

Carlo Conti cambia tutto: ha deciso, non ci saranno più al Festival

Ospite del podcast: “Pezzi, dentro la musica”, condotto da Luca Dondoni, Andrea Laffranchi e Paolo Giordano, Conti ha lanciato qualche spoiler sulle canzoni in gara. L’annuncio ufficiale sarà diramato domenica al Tg1 e, il conduttore ha chiarito che non ci saranno più brani concernenti i temi della guerra e dell’immigrazione, per loro natura divisivi.

Carlo Conti ha preso una decisione importante
Carlo Conti cambia tutto: ha deciso, non ci saranno più al Festival (Fonte @raiplay) wemusic.it

Ci sarà dunque spazio per testi che invitano alla riflessione e all’introspezione. Sembrerebbe che sia proprio il caso del pezzo presentato da Fedez che, racconta di un periodo difficile della sua vita, in sintonia con quanto dichiarato da Conti.

Nel corso dell’intervista, il conduttore ha inoltre annunciato che in cantanti in gara saranno più di 20. “I cantanti saranno più di 24 sicuro. Quanti ne ho già certi? Ne ho sicuri 20 nella mia testa. Per nome e per canzone prima di tutto, ma anche per contenuti. Io vedo Sanremo come grande mosaico o bouquet di fiori”. Poi ha spiegato che ci saranno dei cambiamenti importanti, specie uno.

“Però c’è una novità, quello che mi piace e che è arrivato tra le canzoni, non è più un macromondo, non parlano dell’immigrazione o della guerra, ma si ritorna a parlare del micromondo, della famiglia, dei rapporti personali. Parlo dei testi di quest’anno. Più cose umane del micromondo che ci circonda, i rapporti familiari. Tutto molto intimo, piuttosto che sguardo al fuori”.

Il conduttore ha poi spento le possibile polemiche circa la scelta dei brani, chiarendo che non teme giudizi o critiche. Ha spiegato che anche i rapper selezionati hanno presentato dei brani orientati sul pop, canzoni non aggressive o scontate. Insomma, il direttore artistico in carica sta lavorando affinché la musica torni l’assoluta protagonista.