Si avvia al termine la stagione teatrale 2017/2018 del Teatro Elicantropo di Napoli, ospitando, da venerdì 27 a domenica 29 aprile 2018, l’evento conclusivo Oltre la linea 2018, rassegna di danza contemporanea e altre arti, che vedrà protagoniste in scena le originali e inedite performance presentate dalle compagnie Akerusia Danza, Art Garage e Itinerarte.
Oltre la linea è un progetto a carattere regionale, ideato nel 2010 dall’Associazione Culturale ItinerArte, finalizzato alla promozione della danza contemporanea e del teatrodanza, attraverso un percorso itinerante, in vari borghi storici, e metropolitano, come il Teatro Elicantropo di Napoli, struttura ideale per una completa simbiosi tra corpo, spazio e musica.
Il luogo dello spazio scenico risulta, quindi, come una scatola magica in cui tutto si muove per la ri-creazione della realtà, attraverso il gioco delle forme, delle luci, delle improvvise corse e ricadute dei corpi in movimento espressivo.
“Il lavoro artistico dell’Associazione Itinerarte – si legge in una nota – è basato sull’amore verso la danza contemporanea e sull’opportunità di gestirne gli eventi, in tutte le sue molteplici capacità di esprimere: il corpo dei danzatori, il contenuto emotivo e poetico del coreografo. La danza è l’attraversamento di una consuetudine, e non un’esposizione di repertorio o una rappresentazione di balletti, in cui, poco è espresso rispetto all’urgenza artistica di manipolare i corpi dei danzatori, per un tessuto vivente che esprima sensazioni e sentimenti necessari”.
A firmare le coreografie degli allestimenti, nei primi due giorni di programmazione, saranno Marco de Alteriis ed Elena D’Aguanno, che proporranno, alternativamente, le loro performance ogni sera, nell’ambito di un confronto/incontro tra coreografi del Mediterraneo.
L’ultimo giorno di programmazione sarà affidato esclusivamente a Massimo Finelli, che porterà in scena il suo originale allestimento teatrale.
A inaugurare la rassegna Oltre la linea 2018, venerdì 27 alle ore 21.00 (in scena anche sabato 28), sarà Hòios eí, nuovo allestimento della coreografa Sabrina D’Aguanno, che vedrà interpreti, oltre alla stessa coreografa, Sonia Di Gennaro e la Junior company, composta da Camilla Capolino, Federica Palmieri, Beatrice Pecorella, Ainhoa Viana.
Presentato da Akerusia Danza, Hòios eí (ciò che sei) è un invito a lavorare e sviluppare l’individualità, ma, al contempo, un grido di ribellione contro l’appiattimento culturale, l’omologazione, la standardizzazione. È un appello rivolto agli artisti coinvolti a lavorare sulle proprie emozioni, sul proprio sentire attraverso il corpo, e a trasmettere ciò attraverso il movimento, ognuno secondo la propria modalità ed espressione individuale.
Ma è, anche, un appello rivolto agli spettatori, per riflettere sulle proprie emozioni individuali, uniche e primarie, e accogliere nuove proposte, stimolare la creatività attraverso diverse interpretazioni di uno stesso pensiero. Hòios eí è questo, uno strumento espressivo per chi ne è interprete e per chi ne sarà fruitore.
A seguire, sempre venerdì 27 (in scena anche sabato 28), Art Garage presenta Who-Man
con le coreografie di Marco de Alteriis e le danzatrici di HumanBodies Program.
Who-Man è un viaggio nella personalità femminile, che esalta le mille sfaccettature della donna intesa come creatura perfetta e sensibile, ma, allo stesso tempo, diabolica e provocante.
Who come chi, man come uomo, un gioco di parole, di lettura e di pronuncia che coinvolge l’attenzione dell’uomo illuso della sua “superiorità” rispetto all’essere femminile, per una riflessione sulla complessità del rapporto. Questo lavoro è nato per solo donne, ma è rivolto soprattutto a un pubblico maschile, per denunciare le innumerevoli involuzioni rispetto alla figura femminile nella società.
A chiudere la rassegna, domenica 29 aprile alle ore 18.00, Itinerarte presenterà Pecore elettriche su testi di Claudio Badii, che si avvale dell’adattamento e la regia di Massimo Finelli, interpretato da Patrizia Eger. Le musiche originali sono a cura di Canio Fidanza, i costumi di Nunzia Russo, i video di Exstudio, con l’inserto video “Come corpo” di Luigi Pagano
Lo spettacolo nasce dalla collaborazione con Claudio Badii, medico psichiatra, autore de “Lo psichiata innamorato” (1989), che vive e opera a Grosseto e gestisce il blog OperaPrima. Con le parole dell’autore: “Tentavo l’espressione di un’idea di donna che, distraendomi dal desiderio di lei, mi costringesse al desiderio del tempo necessario a comprenderne le differenze della mia natura di uomo”, il riferimento letterario è a Philip K. Dick e al suo romanzo “Ma gli androidi sognano pecore elettriche?”.
Il nesso è tra la ricerca attuale su una intelligenza artificiale che simuli il pensiero umano e il sogno, mai tentato, di comprendere l’antico e ancora ignoto pensiero femminile.”
Occorre molto tempo per farsi un’immagine di sé, un autoritratto fedele nell’affresco delle proprie convinzioni, ma basta un istante perché la mia mano sinistra sfiori il braccio di uno sconosciuto e la storia intera cambi.
L’impegno dell’Associazione ItineraArte nel progetto Oltre la linea, ma non solo, si basa sull’amore verso la danza contemporanea, dove la propensione alla massima libertà da qualsiasi schema pre-concetto determina, così, l’esprimersi “alto” di un modo di intendere la vita, sia nei suoi aspetti quotidiani sia astratti. La danza rappresenta la massima espressività del sentimento, specie se libera di contaminarsi, sporcarsi e ricrearsi, in contatto con altre arti vicine come la pittura, la poesia, il teatro, la musica.