“Sabbie Mobili” è il nuovo singolo di Rokas, disponibile dal 28 aprile su Spotify, Apple Musice tutte le principali piattaforme streaming per Digitale 2000.
Rokas è un rapper di La Spezia di base a Milano. Classe ’92, Alberto Sanlazzaro aspetta 19 anni prima di trasferirsi nel capoluogo lombardo, portando con sé la passione musicale trasferitagli dai genitori.
Rokas è un progetto che nasce dal desiderio di dare spazio alle proprie parole e ai propri pensieri, di raccontare con sincerità la vita, gli amori, le amicizie. Il suo album d’esordio “Nemico del cuore” ha ricevuto un’ottima risposta da parte di critica e pubblico: con 270mila streaming su Spotify, Rokas è arrivato anche a calcare il palco del MiAmi Festival 2019 nella giornata sold-out di venerdì. Tra luglio 2019 e gennaio 2020 ha pubblicato due EP “Fantasmi” e “Mostri” dimostrando una rinnovata maturità e riscontrando una continua crescita di pubblico, raggiungendo i 200mila streaming totali su Spotify.
Le sovrastrutture che permeano i gesti di due innamorati, i pensieri che si creano nei gesti più semplici durante momenti di intimità. “Sabbie mobili” è una lettera a cuore aperto, un mettersi a nudo per raccontare quello che passa per la testa a chi continua ad amare qualcuno nonostante le strade imboccate siano ormai distanti. Rokas, sulla base dei Granato in bilico tra French touch e Contemporary R&B, alterna cantato e rappato mantendo il suo stile unico e ibrido dimostrando le sue capacità di crescita artistica.
“Sabbie mobili l’ho finita di registrare alle 5 del mattino, nelle Marche a Sirolo. testacoda dormiva sul divano e Jamie (parte del duo Granato) era spalmato per terra e Ale (l’altro Granato) con le ultime forze rimaste premeva rec quando glielo chiedevo.
Ero euforico, ricordo di non essere riuscito a chiudere occhio, ricordo di aver pianto riascoltandola e non sono proprio uno dalla lacrima facile. L’ho scritta pensando a una persona.”
La produzione del brano è di Granato, mentre Emy K ha curato il mix e master. Il progetto grafico è a cura di Jacopo Murari.