Sanremo 2025, la scelta di Gerry Scotti come co-conduttore nasconderebbe un piano “segreto” di Rai e Mediaset: le indiscrezioni.
Carlo Conti si appresta a tornare sul palco dell’Ariston per condurre Sanremo 2025. Da mesi è al lavoro per realizzare un Festival di successo, anche se fare meglio di Amadeus non sarà facile. Tuttavia il conduttore di Tale e quale show per il momento ha fatto scelte che sembrano meritare attenzione da parte del pubblico e della stampa, che nei giorni scorsi ha ascoltato i brani dando i primi giudizi sia sulla musica che sul testo.
In più occasioni Conti ha parlato di una manifestazione canora corale, in segno dell’amicizia e dell’affetto, e questo ha allertato l’attenzione di alcuni organi di stampa, non troppo convinti delle sue buone intenzioni. Ad incuriosire particolarmente è la scelta del direttore artistico di nominare come co-conduttore della prima serata del Festival, Gerry Scotti , volto consolidato di Mediaset. Scotti è tra i pochi personaggi tv che non ha mai militato in Rai ed è sempre stato fedele a Berlusconi.
La tesi che circola in queste ore riguarda un presunto accordo tacito che ci sarebbe tra Mediaset e Rai. Secondo quanto ha riportato Dagospia le due emittente avrebbe stipulato un “patto segreto” per garantire il successo di Sanremo. La rete di stato avrebbe concentrato tutto le sue energie per battere gli ascolti di Amadeus, e fare meglio del conduttore oggi approdato a Nove.
Sanremo 2025 Mediaset e Rai patto di non belligeranza in corso?
Per la Rai sarebbe un risultato importante e vincente, ma per ottenerlo avrebbe bisogno del sostegno di Mediaset, che in cambio avrebbe ottenuto una ruolo all’Ariston per Gerry Scotti. A molti è sembrato che da mesi tra Mediaset e Rai ci sia in corso un patto di non belligeranza.
Con la conduzione di Scotti all’Ariston Mediaset è presente nella kermesse e potrebbe godere anche dell’eco mediatico prodotto dalla manifestazione canora. A conferma di ciò anche la mancata contro programmazione delle rete del Biscione, cosa che garantisce alla Rai qualche punto di share in più.
Le tesi di Dagospia appaiono ardue, ma sono state condivise da molti. In fondo l’Auditel è importante per Conti, ma non solo. Dimostrare di aver realizzato un Festival vincente sarebbe un successo, non del tutto scontato. Ma sembra che per arrivare a meta la dirigenza Rai ha bisogno dell’avvallo di Piersilvio Berlusconi, che per il momento si è mostrato molto disponibile.