Dallo scorso 10 novembre il circuito radiofonico nazionale sta diffondendo il nuovo singolo ‘Tamue’’del cantautore napoletano Franco J Marino. Prodotto da Fonoprint in collaborazione con Mauro Malvasi, il brano propone una fusione di danza tra elementi mediterranei e latini come in una sorta di un sogno evocativo.
Nato a Napoli, Marino studia musica sin da giovanissimo e si avvia verso un percorso votato alla contaminazione tra il mondo soul ed il classico della tradizione partenopea. Negli anni ha possibilità di collaborare con artisti di caratura internazionale come Andrea Bocelli, Lucia Dalla e Nathan Pacheco. Nel 2012 riceve il premio AFI per l’attività compositiva a livello internazionale nell’ambito del memorial Mario Musella.
Da dove nasce l’idea del singolo ‘Tamue’’ ?
‘Parte dal bisogno di unire una composizione poetica ed una chiave ritmica originale, insolita. Ispirandomi al concetto di Pina Bausch che trova nella danza un antidoto alla sofferenza, ho fatto un percorso compositivo generato da un spunto estemporaneo. La scintilla ha avuto origine una sera a cena con Malvasi quando improvvisamente cominciai a ripetere compulsivamente una serie di accordi. Mauro cominciò a seguirmi con il tintinnio delle forchette. Poi la storia è proseguita in sala di registrazione dove abbiamo dato una veste formale e definitiva al brano’.
‘Tamue’’ è l’inizio di un percorso?
‘Certo. Stiamo lavorando all’uscita di un album comprendente 10 tracce. Con molta probabilità sarà pubblicato in primavera’.
La sua recente produzione ha consentito di coniare il neologismo ‘napolatino’. Ci può esplicitare il concetto?
‘E’ un termine nato dalla fusione dei due aggettivi napoletano e latino. Questo attributo fotografa il mix contenuto nella mia musica, un incrocio della tradizione melodica partenopea con il sound tipico cubano’.
Qual è il suo rapporto con Napoli, città d’origine?
‘Custodisce le mie radici. Sono nato a Napoli da genitori napoletani. Per ragioni di lavoro di mio padre, ci siamo trasferiti a Roma, città dove sono cresciuto. I ritmi e le sonorità di Napoli mi hanno formato musicalmente ed emotivamente. Credo che sia una vera e propria Capitale Culturale di caratura mondiale. Quando posso, torno sempre a contemplare il nostro mare. Anche in occasione delle registrazioni del video di ‘Tamue’’, diretto da Ana Ortega Moral, ho scelto il paesaggio paradisiaco di Procida’.
Degli artisti internazionali con i quali ha collaborato, a chi si sente più legato?
‘Collaborare con un collega presuppone una sintonia artistica e personale di partenza. Stimo e provo affetto per chi ha deciso di incrociare con me il percorso artistico. Posto davanti ad una scelta, non posso non citare Lucio Dalla. Musicista e cantautore poliedrico, capace di inventare e stupire in ogni esibizione. Un’esperienza formativa indelebile’.
Con chi invece le piacerebbe condividere un progetto futuro?
‘Sono aperto a lavorare con chiunque abbia la voglia di mettersi in gioco e soprattutto abbia conservato l’umiltà dei primi tempi’.