
Un borgo senza tempo - (wemusic.it)
Scopriamo insieme un borgo nel cuore dell’Italia dove il tempo sembra essersi fermato. Non potrà non piacervi
Un affascinante borgo che vanta una storia che risale al X secolo, quando l’imperatore Ottone I decise di costruire un castello che sarebbe diventato il fulcro della comunità. Con il passare del tempo, passò sotto il dominio degli Svevi e, secondo la tradizione, la madre di Ottone, Matilde di Canossa, contribuì alla creazione di un sacello che riproduceva le dimensioni del Santo Sepolcro, oggi sede della cattedrale del borgo.
La sua storia è segnata anche dal suo passaggio allo Stato Pontificio, un evento che ha contribuito a plasmare la sua identità culturale e religiosa.
Un borgo senza tempo: scopriamolo insieme!
Parliamo di Acquapendente, situato nella parte settentrionale della regione Lazio, facilmente raggiungibile da città come Orvieto e Pitigliano. Questo piccolo comune, pur non avendo origini etrusche o romane, vanta una storia che risale al X secolo, quando l’imperatore Ottone I decise di costruire un castello che sarebbe diventato il fulcro della comunità.

Uno dei principali luoghi di interesse di Acquapendente è la Cattedrale del Santo Sepolcro, un monumento di grande valore storico e artistico. Questa chiesa, costruita tra il X e l’XI secolo e consacrata nel 1149 da Papa Eugenio III, è nota per la sua architettura romanica e per la facciata tardo barocca. Le due torri campanarie che fiancheggiano l’edificio conferiscono un tocco maestoso al panorama del borgo.
All’interno, la cattedrale custodisce una pietra macchiata di sangue, ritenuta proveniente dal Sepolcro di Gerusalemme, un elemento che attira l’attenzione dei visitatori. Le tre absidi, di cui la centrale è stata ricostruita nel Settecento, offrono una vista suggestiva e rappresentano la storia architettonica del luogo. Il transetto destro, decorato da Jacopo Beneventano nel 1522, presenta una straordinaria rappresentazione del Padre Eterno adorato dagli angeli. Tra le altre opere di pregio, il coro ligneo realizzato da Matteo Tedesco e alcuni bassorilievi affascinano i turisti con la loro bellezza e il loro significato storico.
Accanto alla cattedrale si erge la Torre Julia de Jacopo, una delle poche strutture rimaste della rocca costruita da Arrigo IV. Oggi questa torre è utilizzata come spazio espositivo, offrendo ai visitatori l’opportunità di scoprire ulteriormente la storia del borgo. Alle spalle della cattedrale si trova la Torre dell’Orologio, nota anche come Torre del Barbarossa, che faceva parte del castello imperiale. Entrambe le torri non solo arricchiscono il paesaggio architettonico di Acquapendente, ma raccontano anche storie affascinanti legate al passato del comune.
Acquapendente è anche sede di altre chiese significative, come quella di San Francesco, che presenta un portale gotico e un campanile risalente agli inizi del Cinquecento. All’interno si possono ammirare opere d’arte di grande valore, come un crocifisso ligneo del XIV secolo e affreschi del Seicento realizzati dal famoso pittore Masini. Un’altra chiesa da visitare è quella di Santo Stefano, ristrutturata nel 1688 e ricostruita dopo la Seconda Guerra Mondiale. Qui si può contemplare un affresco di scuola senese che rappresenta la Madonna in Trono, proveniente da Proceno, un’importante testimonianza della tradizione artistica locale.
Acquapendente è un luogo in cui le tradizioni locali sono ancora vive e celebrate con entusiasmo. Tra le festività più conosciute c’è la festa dei “Pugnaloni”, che si svolge ogni maggio e attira visitatori da ogni parte del Lazio e del centro Italia. Questa manifestazione popolare è caratterizzata da un’esplosione di colori e creatività, con pannelli decorati che vengono portati in processione tra le vie del borgo medievale. La festa rappresenta un’opportunità unica per immergersi nella cultura locale e vivere un’esperienza indimenticabile.